WASHINGTON. Contrordine: stare seduti a lungo non accorcerebbe di per sè la vita . A patto però di essere attivi fisicamente e fare esercizo regolarmente quando non si è in posizioni stazionarie. A rivelarlo - andando controcorrente rispetto ad altri recenti studi che avevano collegato le ore di sedentarietà ad un aumento dei rischi di morte anticipata - è una vasta e lunga indagine condotta in Gran Bretagna su circa 5 mila individui seguiti per 16 anni. L'analisi della salute dei 3.720 uomini e 1.412 donne ha evidenziato dopo appunto 16 anni di test, che lo stare seduti - sia al lavoro che a casa,sia guardando la televisione che facendo altre cose - non è associato ad una diminuzione della longevità. Pubblicato sulla rivista «International Journal of Epidemiology», il rapporto osserva:«I nostri dati ribaltano le teorie correnti sui rischi dello stare seduti, ed indicano invece che il problema consiste nell'assenza di movimento nel resto del tempo». I ricercatori dell'università di Exeter e dell' University College di Londra hanno osservato che «per ridurre la mortalità è più importante incoraggiare le persone ad essere attive fisicamente» alternando regolarmente l'esercizio allo stare seduti.