MILANO. Non temeva la neve nè il buio della lunga notte polare, il dinosauro erbivoro col becco d'anatra scoperto nel nord dell'Alaska lungo il fiume Colville.
Vissuto nel Cretaceo circa 69 milioni di anni fa, era un adrosauro e poteva raggiungere i 9 metri di lunghezza. Dotato di centinaia di denti, era un eccellente masticatore che trascorreva le sue giornate pascolando in branco: per questo i paleontologi dell'Università dell'Alaska che lo hanno scoperto hanno deciso di battezzarlo come 'Ugrunaaluk kuukpikensis', che nella lingua locale significa 'antico animale da pascolò.
Nel Cretaceo, infatti, l'Alaska artica aveva un clima più mite di oggi ed era ricoperta da una foresta polare: qui vivevano diverse specie di dinosauri, che presentavano caratteristiche differenti rispetto a quelli adattati a latitudini più meridionali.
«La scoperta di dinosauri che vivevano così a nord ribalta tutto quello che sappiamo sulla loro fisiologia. Come potevano sopravvivere qui?», si chiede Gregory Erickson, paleontologo dell'Università della Florida che ha collaborato all'analisi dei fossili descritti sulla rivista Acta Palaeontologica Polonica.
Il nuovo dinosauro 'polare' è stato ricostruito partendo da 6 mila ossa appartenenti per lo più a giovani esemplari. «È come se un branco di giovani animali sia stato ucciso improvvisamente formando questo deposito di ossa», afferma il geologo Pat Druckenmiller. Attualmente sono tre le specie di dinosauro ritrovate in questa regione e identificate (due erbivore e una carnivora): quello che sappiamo di loro, però, è stato dedotto da pochi resti incompleti. «Ugrunaaluk è invece il dinosauro più completo che sia mai stato trovato in una regione polare», aggiunge Druckenmiller. Questo ha permesso di studiare in dettaglio il suo scheletro, scoprendo caratteristiche uniche sia a livello del cranio che della bocca.
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