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Il tablet ai bimbi? Sì, ma non più di un'ora al giorno

La Curtin University di Melbourne, Australia, sta conducendo uno studio, pubblicato da huffingtonpost.it, che mira a scoprire la reale diffusione di queste apparecchiature, capire l'impatto che queste possono avere sull'apparato muscolo-scheletrico dei bambini, e quindi la giusta quantità di tempo che i piccoli possono trascorrere in tutta sicurezza davanti agli schermi

ROMA. Che sia a scopo didattico, o in qualità di semplice passatempo, i tablet stanno assumendo un ruolo sempre più importante nelle giornate dei bambini. Di fronte alla crescente diffusione dei dispositivi elettronici, soprattutto tra i bimbi molto piccoli, tuttavia, è necessario considerare gli effetti o gli eventuali danni che l'uso dei tablet può causare sull'organismo dei nostri figli.

La Curtin University di Melbourne, Australia, sta conducendo uno studio, pubblicato da huffingtonpost.it,  che mira a scoprire la reale diffusione di queste apparecchiature, capire l'impatto che queste possono avere sull'apparato muscolo-scheletrico dei bambini, e quindi la giusta quantità di tempo che i piccoli possono trascorrere in tutta sicurezza davanti agli schermi per non risentirne quando saranno grandi.

Stephanie Cassidy, ergonoma posturale di Melbourne, sostiene che i bambini piccoli, soprattutto quelli sotto i cinque anni, non dovrebbero trascorrere più di mezz'ora fermi nella stessa posizione. La la ricerca ha però largamente dimostrato che le famiglie consentono ai figli di trascorrere ben più di mezz'ora davanti a tablet, computer e televisione.

Lo schermo d'altronde, con il suo potere spesso ipnotico, viene sempre più spesso sfruttato come un valido strumento di baby-sitting capace di tenere calmi e tranquilli i bimbi per un periodo di tempo piuttosto rilevante. Più del 40% dei genitori intervistati dalla ricerca hanno ammesso di lasciare i figli di fronte agli apparecchi elettronici proprio per questo motivo.

Il risultato è che i bambini stanno piegati su smartphone e tablet per troppo tempo. Pieter Coenen, uno dei ricercatori della Curtin che presenterà i risultati raggiunti sin'ora dallo studio al prossimo congresso della Ergonomics Association, denuncia che cattive abitudini e i comportamenti posturali sbagliati che derivano dall'uso costante di queste apparecchiature possono, nel corso della crescita, portare a problemi muscolo-scheletrici cronici.

Spephanie Cassidy fa notare che il dolore che talvolta i bambini presentano nelle regioni del collo e della schiena è proprio il modo che il corpo ha per "lamentarsi" di posture e di atteggiamenti fisici che non sono salutari.

Che fare allora? Cassidy sostiene che il tablet possa essere usato in generale per un massimo di mezz'ora al giorno. La ricerca della Curtin suggerisce di tenere lontani da ogni apparecchio elettronico i bambini da 0 a 2 anni, e di limitare a un'ora totale il quantitativo di tempo che quotidianamente i bambini dai 2 ai 5 anni trascorrono davanti a uno schermo, tv compresa.

I dati relativi alla quantità di ore che i bimbi trascorrono di fronte alle apparecchiature elettroniche, secondo numerose ricerche, è comunque piuttosto allarmante, soprattutto perché cresce radicalmente di anno in anno, come ha sottolineato il recente studio condotto dalla Roy Morgan.

Come dichiarato dalla Tablets for Schools, nel 70% delle scuole elementari e medie della Gran Bretagna vengono usati quotidianamente i tablet. Mentre la facilità di accedere agli apparecchi tecnologici anche a casa fa ammettere a un quarto degli studenti delle scuole medie di esserne "dipendenti". Ancora, secondo un sondaggio della British Chiropratic Association il 73% dei ragazzi tra gli 11 e i 16 anni trascorrono da una a sei ore al giorno di fronte ad un computer o ad un tablet.

Nessuna ricerca ha per ora provato un miglioramento accademico degli alunni dovuto all'introduzione dei tablet a scopo didattico, anzi, sono in molti gli psicologi ed i medici che sottolineano che l'uso di telefoni e iPad danneggi la qualità della concentrazione dei bimbi e dei ragazzi.

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