ROMA. Un robot calamaro dal guscio soffice e flessibile, come quello di un tentacolo, che gli permette di
accumulare energia sfruttando le variazioni dei campi magnetici: è una delle 15 idee da fantascienza che la Nasa si prepara a trasformare in realtà, preparando il futuro dell'esplorazione spaziale.
Robot-calamari, per esempio, potrebbero essere utilizzati per esplorare ambienti inaccessibili e misteriosi, forse capaci di ospitare forme primitive di vita, come gli oceani nascosti nel sottosuolo di alcune lune di Giove, come Europa, o di Saturno, come Encelado. Se un tempo la nuova frontiera dello spazio era Marte e il protagonista dell'avventura era l'uomo, adesso gli obiettivi sono molto più lontani e ambiziosi ma l'uomo viene sostituito dai robot.
I progetti sono stati selezionati nell'ambito della gara indetta dal programma della Nasa specializzata nell'innovazione, il Niac (Nasa Innovative Advanced Concepts), il cui compito è trasformare concetti al limite della fantascienza in tecnologie reali e pionieristiche.
«Stiamo lavorando con gli innovatori per reimmaginare il futuro dell'aerospazio e concentrare in nostri nvestimenti su concetti che raccolgono le nuove sfide sia nello spazio sia sulla Terra», osserva Steve Jurczyk, capo del direttorato della Nasa per la tecnologia delle missioni spaziali. Tutti i progetti vincitori hanno in comune la capacità di trasformare radicalmente le future missioni spaziali, accelerando il «grande passo» al di là dell'orbita bassa, ossia l'orbita che si trova a circa 400 chilometri dalla Terra nella quale si trova la Stazione Spaziale Internazionale. Il primo passo sarà finanziare ogni progetto con 100.00 dollari per uno studio di fattibilità della durata di 9 mesi. In caso di successo, è prevista una fase di sviluppo finanziata con 500 mila dollari per due anni.
Oltre ai robot-calamari che evocano scenari da fantascienza degli anni '50, i progetti selezionati dalla Nasa prevedono squadre di robot esploratori specializzati nell'esplorare pianeti alieni in cerca di acqua e altre risorse preziose, un sistema di navigazione autonoma orientato sulla base dei segnali radio emessi da quasar e pulsar, sistemi di propulsione per l'esplorazione interstellare, nanosatelliti capaci di analizzare la composizione interna di asteroidi e pianeti.
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