ROMA. Una malattia che colpisce almeno un milione di italiani e che ne uccide 11mila l'anno, ma che due terzi degli italiani non conoscono bene e di cui il 91% ignora i sintomi.
La fotografia dell'epatite C viene da un sondaggio presentato per il lancio della campagna 'Una malattia con la C' promossa da Abbvie e dalle principali associazioni. Solo due italiani su dieci, è emerso ad esempio dallo studio, conoscono i comportamenti essenziali per evitare il rischio di
contagio, come l'uso di aghi sterili, la non condivisione di oggetti personali come i rasoi con altre persone o evitare di esporsi al contatto con sangue infetto.
Per aumentare la consapevolezza della popolazione la campagna farà leva su un sito web, unamalattiaconlac.it, su un numero verde disponibile da giugno e su spot e inserzioni sui media. «Oggi c'è una grande aspettativa per la nuova generazione di farmaci - ha affermato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in un messaggio -. da soli non bastano. Occorre potenziare la
prevenzione».
La stessa percezione delle dimensioni dell'epidemia è sbagliata, ha sottolineato Massimo Andreoni, presidente della Società Italiana di Malattie Infettive (Simit). «L'Italia è prima in Europa per prevalenza - ha ricordato -, questo dovrebbe comportare che si parli molto di questa malattia, e invece gran parte degli italiani non ne sa nulla».
L'attenzione alla malattia è aumentata negli ultimi mesi grazie all'arrivo dei nuovi farmaci, ha sottolineato Marco Marzioni, segretario dell'Associazione Italiana Studi Fegato (Aisf). «Stiamo curando i primi pazienti - ha affermato - effettivamente l'efficacia sembra essere molto simile a quella, altissima, che abbiamo visto nei test clinici».
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