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Scoperta su Marte cicatrice lasciata da Curiosity

ROMA. Sulla superficie di Marte non si è ancora rimarginata la 'ferita' impressa dalla discesa del rover Curiosity nell'agosto del 2012. Le immagini scattate in questi 30 mesi dalla sonda Mars Reconnaissance Orbiter della Nasa dimostrano che i segni dell'atterraggio sono ancora presenti e invece di sparire, nascosti sotto le polveri mosse dal vento marziano, continuano a cambiare colore, diventando in alcuni punti ancora più scuri ed evidenti.

''I veicoli spaziali come Curiosity creano queste zone più scure durante l'atterraggio, spazzando via dalla superficie le polveri più luminose'', spiega Ingrid Daubar, del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa. ''Ci aspettavamo che questi segni sparissero nei mesi successivi con lo spostamento delle polveri indotto dal vento - aggiunge - ma siamo rimasti molto sorpresi dal vedere che continuano a cambiare ad una velocità irregolare''.

Comprendere come si sta cicatrizzando la 'ferita' sul volto di Marte permetterà di progettare al meglio i prossimi veicoli destinati ad atterrare sul Pianeta Rosso, come nel caso di InSight, il lander marziano che la Nasa lancerà nel marzo del 2016. Il veicolo sarà dotato di una sonda di calore che dovrà essere conficcata nel suolo di Marte, a diversi metri di profondità, per monitorare il calore proveniente dal 'cuore' del pianeta. Conoscere quale sarà la condizione e la luminosità della superficie in prossimità del sito di atterraggio permetterà di valutare meglio la temperatura attesa nel sottosuolo: una superficie più scura, infatti, assorbe maggiormente la luce solare surriscaldando gli strati sottostanti.

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