Lunedì 23 Dicembre 2024

Specie invasive, oltre 450 scienziati si mobilitano per il Mediterraneo

BRUXELLES. Mobilitazione della comunità scientifica internazionale per salvare il Mediterraneo. La minaccia è la bomba ecologica di nuove specie marine tropicali in arrivo con il raddoppio del principale corridoio d'ingresso, il Canale di Suez. I lavori saranno conclusi a breve, ma una valutazione d'impatto ambientale della maxi-opera ancora non c'è. «Quello che chiediamo è una valutazione d'impatto ambientale trasparente e solida a livello scientifico, seguita da un'analisi del rischio e da misure di controllo e mitigazione» spiega Bella Galil, dell'Istituto oceanografico israeliano, promotrice della lettera-appello di 455 scienziati da 39 Paesi. «Fra loro - aggiunge Galil - ci sono almeno un centinaio di italiani». Una valutazione ambientale seria necessita di molto tempo e questa dovrebbe riunire i dati di tutti i Paesi dell'area. Tempi lunghi rispetto alle rassicurazioni provenienti dal Cairo. «L'Egitto ha informato la Commissione europea che la valutazione è in corso e dovrebbe essere pronta entro maggio, con una prima analisi già a marzo» riferisce Enrico Brivio, portavoce del commissario europeo all'Ambiente e agli Affari marittimi, Karmenu Vella. Bruxelles, in allerta sulla questione, è in contatto costante con il governo egiziano e ha offerto «ampia assistenza tecnica» alle autorità egiziane. Altre fonti confermano che una valutazione degli egiziani è in corso, ma «fino al mese scorso non includeva il problema delle specie invasive».

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