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«Fuoco di sant'Antonio», ora disponibile in Italia il primo vaccino contro la patologia

Tra visite, terapie e ospedalizzazioni, l’«herpes zoster» (questo il nome scientifico) costa ogni anno in Italia 49 milioni di euro

PALERMO. L'hanno chiamata, nel tempo, «fuoco ardente», «fiamma del diavolo», ma è più comunemente conosciuta come «fuoco di sant'Antonio», malattia pesante e dolorosa provocata dalla riattivazione del virus della varicella zoster, agente virale che quasi tutti abbiamo incontrato, in particolare in età pediatrica, sviluppando la varicella. Ora, c'è una novità. La disponibilità in Italia del primo e unico vaccino per prevenire lo sviluppo della patologia, talora invalidante.

È convinzione comune, che una volta contratta la varicella, se ne diventi immuni, avendo sviluppato, come per altre infezioni, degli anticorpi specifici. In realtà, non è così. Il virus non viene eliminato: si annida nell'organismo e resta dormiente nei gangli nervosi anche per anni, fino al momento in cui non si rende nuovamente visibile, come herpes zoster. In genere, si «sveglia» allorché inizia il cedimento del sistema immunitario a causa dell'invecchiamento.
La malattia, molto comune, è caratterizzata da eruzioni cutanee, con comparsa di vescicole che provocano forte sofferenza e, circa una persona su quattro, sviluppa la complicanza più temibile: la nevralgia post-erpetica.

«Questa nevralgia - dice Giancarlo Icardi, direttore del dipartimento di Scienze della Salute dell'università di Genova - è causa di grande sofferenza e invalidità. Può anche arrecare gravi conseguenze a carico degli occhi».

«Purtroppo, i farmaci utilizzati per combattere la malattia come antivirali, antinfiammatori e analgesici, sono parzialmente efficaci nell'eliminazione del dolore e possono arrecare pesanti effetti collaterali, il vaccino rappresenta una conquista», sottolinea Tommasa Maio, responsabile del Progetto vaccinazione della Federazione italiana medici di medicina generale.

La somministrazione del vaccino contro l'herpes zoster (basta una singola dose per via sottocutanea), è stata approvata in Europa nei soggetti con età da 50 anni in su.

Il vaccino, stimolando il sistema di difesa dell'organismo contro il virus varicella zoster, contribuisce a controllare la riattivazione e la replica del virus annidato all'interno dell'organismo.

«La prevenzione dell'herpes zoster negli anziani - osserva Roberto Bernabei, direttore del dipartimento di geriatria e neuroscienze dell'università del Sacro Cuore di Roma - può servire a promuovere la sostenibilità dei Sistemi sanitari nelle società che invecchiano».

Di fatto, il «fuoco di Sant'Antonio», tra visite, terapie, ospedalizzazioni e costi indiretti, costa al Paese, ogni anno, 49 milioni di euro.

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