ROMA. Ci sarà ancora una bellezza italiana, così come intesa classicamente? La futura Sophia Loren sarà molto meno mediterranea e più internazionale. La bellezza è oggi multiculturale, la penisola è popolata da donne e uomini provenienti da ogni luogo e il fascino italiano nel mondo sarà sempre più meticcio. Cambiano le esigenze di pelle e capelli e le routine estetiche si incrociano con abitudini provenienti da tutto il mondo.
Il segnale del cambiamento sono i 150 Paesi che, complessivamente, prenderanno parte all'imminente Cosmoprof Worldwide Bologna, la kermesse del mondo dell'estetica in programma alla fiera di Bologna dal 20 al 23 marzo prossimi, organizzata da Bologna Fiere in collaborazione con Cosmetica Italia. Un nuovo progetto, battezzato '150 modi di nutrire la bellezza' e in ideale collegamento con Milano Expo 2015, incentrerà l'attenzione sulla bellezza etnica e sulla diversità del concetto beauty delle varie culture.
In fiera saranno 70 i Paesi che esporranno prodotti e cure di bellezza e 27 le 'collettive' nazionali fra le quali Korea, Cina, Taiwan, Polonia, Germania, Colombia, Francia, Far East, Grecia, Belgio, Spagna, Pakistan, Turchia, Regno Unito, Israele, Stati Uniti e, per la prima volta anche gli Emirati Arabi, la Thailandia e l'Olanda, con una crescita del 4,26%.
Spazio alle imprese che fabbricano prodotti specifici per etnia, settore che registra una notevole crescita nello scenario economico internazionale.
"Il valore del mercato cosmetico italiano" - ha precisato Fabio Rossello, Presidente di Cosmetica Italia - "ha superato i 9.500 milioni di euro nel 2014. Il comparto ha registrato un calo dei consumi marginale (-1,4%) ma un aumento delle esportazioni del 5,5% per un valore superiore ai 3.300 milioni di euro. L'impatto dell'export sostiene la produzione, 9.370 milioni di euro, in crescita dell'1%".
All'ethnic beauty è dedicato anche il convegno con focus “Bellezza Halal e Spa Muslim Friendly: etica, tradizione, lusso e bellezza pura come strumenti di attrazione del cliente musulmano”. Alla presenza del Presidente di WHAD – World Halal Development – verranno analizzati prodotti, macchinari e tecniche estetiche appositamente pensati per il consumatore musulmano, particolarmente attento al rispetto delle prescrizioni islamiche in fase di produzione e commercializzazione dei beni acquistati.
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