ROMA. Per Kim Kardashian anche le ciglia sono esagerate, fintissime e irrobustite con dosi abbondanti di mascara e gocce rinforzanti, abbinate a sopracciglia tinte di bianco così come ha svelato i giorni scorsi su Instagram. Ciglia lunghissime e di nylon anche per Beyonce e Lady Gaga (che le indossava perfino in ospedale l’estate scorsa per immortalare con selfie ad hoc il suo ricovero). Gli occhi sono ora il punto focale del fascino femminile ma averle troppo lunghe mette a rischio la vista. Una bacchettata all’abuso di ciglia arriva dagli studiosi della Georgia Institute of technology che, al congresso della Society for integrative and comparative biology, tenuto questo mese a Palm beach, Florida, hanno portato una ricerca in cui hanno calcolato la lunghezza delle ciglia oltre la quale non si dovrebbe andare per non mettere a rischio la vista.
Con un campione di 22 diverse specie di ciglia di mammiferi e sintetiche, usando sensori ottici, sono giunti alla conclusione che la lunghezza più appropriata delle ciglia misura circa un/terzo della lunghezza dell’occhio. Solo così le ciglia possono assolvere al naturale compito di evitare l’evaporazione, la secchezza oculare e il deposito di polvere e residui di altro genere, pervenendo i graffi al bulbo degli occhi. “Quando le ciglia sono troppo lunghe modificano l’evaporazione e intrappolano più aria facilitando la secchezza e il deposito di particelle estranee” hanno spiegato gli autori del curioso studio. Se le colle sono regolarmente accusate di provocare congiuntiviti e bruciori, adesso è la volta delle ciglia finte. Extension e ciglia XXL sono sempre più popolari nel mondo e , in un’ora, mani esperte possono applicare dalle 30 alle 80 ciglia sintetiche lungo il bordo degli occhi.
E’ il Giappone il Paese più lashes-addicted: la D-UP Corporation, con sede a Tokyo, è la leader del settore con 50 tipologie di ciglia diverse, una varietà infinita di extension, colle, piegaciglia e nastri adesivi invisibili che aprono gli occhi nascondendo le palpebre cadenti. Oltre il 10 % delle donne giapponesi dai 20 ai 29 anni di età le usa. Di queste il 26,8% ha problemi agli occhi, come prurito, dolore, secchezza e palpebre gonfie – attesta una indagine nazionale condotta recentemente dagli oftalmologi dell’ University of Tokyo School of Medicine. Così i fili di nylon che incoronano gli occhi rendono sì lo sguardo ammaliante, ma ora è accertato che possono alterare l’anatomia dell’area degli occhi, esponendoli a secchezza, graffi e allergie. Celebrities e appassionate di ciglia XXL sono avvisate.
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