ROMA. Tre mondi - quello ambientale, quello agricolo e quello venatorio - con storie e identità diverse e alle spalle una storia fatta anche di conflitti, oggi vogliono fare sinergia nel nome di una nuova cultura ambientale. Obiettivo è ribadire la necessità di «un nuovo equilibrio tra uomo e ambiente», costruito nella legalità, per offrire nuove opportunità per l'economia e l'occupazione.
È su queste basi che per la prima volta associazioni provenienti dal mondo delle aree protette, dai settori agricolo, venatorio e universitario hanno deciso di collaborare su cinque progetti: la salvaguardia dell'orso marsicano, la costruzione del registro nazionale degli ungulati selvatici, l'importanza della biodiversità e la gestione della fauna selvatica, la valorizzazione delle eccellenze alimentari derivanti da pratiche venatorie rispettose della legge, la costruzione di una governance europea in materia faunistica.
È stato il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti a mettere il sigillo a questa iniziativa presentata con il titolo 'Ambiente, legalità, lavoro: progetti per una nuova qualità della vita'. «L'impostazione che ho dato al mio ministero è non
avere nemici, non ce lo possiamo più permettere» ha spiegato Galletti che, prendendo ad esempio i cacciatori, ha osservato che «possono avere un ruolo importante, di collaborazione» con il mondo dell'ambiente e dell'agricoltura. Galletti ha aggiunto che la sinergia fra questi settori è un'opportunità anche per i relativi ministeri - Ambiente, Agricoltura e Sviluppo economico - e a dimostrarlo sono i numeri: «Le aziende cresciute di più sono quelle della green economy, per fatturato e addetti».
La biodiversità, poi, «ha un valore infinito per il nostro territorio - ha aggiunto - ed è una leva di sviluppo immensa». A presentare i cinque progetti sono state «eccellenze italiane», come le ha definite il coordinatore del Gruppo di lavoro Maurizio Zipponi citando Federparchi, Ispra, Osservatorio sulla criminalità agroalimentare nell'agricoltura e sul sistema agroalimentare, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Università di Napoli Federico II. Fra le ricadute su ambiente, legalità e lavoro ci saranno l'inasprimento della lotta al bracconaggio, azioni di conservazione e prevenzione su incidenti stradali e danni all'agricoltura causati da alcune specie animali, diffusione di sistemi di produzione agroecologici che valorizzino la biodiversità per un uso compatibile delle risorse territoriali, maggiori garanzie in termini di sicurezza alimentare e tutela della salute.
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