ROMA. «Nel mondo ogni 14 giorni scompare una lingua locale, portando dietro di sè tradizioni, storia, cultura». È l'allarme lanciato da Claudio Nardocci, presidente Unpli (l'Unione Nazionale delle Pro Loco d'Italia), che ieri ha promosso la terza edizione della Giornata Nazionale del Dialetto e delle lingue locali, insieme a Legautonomie Lazio, il Centro di documentazione per la poesia dialettale «Vincenzo Scarpellino», il Centro internazionale «Eugenio Montale» e l'EIP Italia, presieduta dal professor Tullio De Mauro.
Un'iniziativa che mira a sensibilizzare i comuni d'Italia alla tutela dei dialetti e delle lingue locali. «Le Pro Loco - ha detto Nardocci - hanno raccolto questo grido d'allarme che si leva da ogni parte del mondo sul fenomeno. Le lingue locali sono il collante che ci lega alle nostre radici. La valorizzazione delle diversità culturali presenti nel territorio italiano e in tutta Europa può inoltre contribuire a creare una cultura del rispetto delle diversità con le quali il mondo moderno si misura». «I dialetti sono contemporaneamente elemento d'identità e d'integrazione», ha aggiunto il presidente di Legautonomie Lazio, Bruno Manzi. «Essi non vanno praticati quindi come fattori di separazione e di divisioni, ma come elementi di una più complessa unità linguistica e culturale».
La Giornata del dialetto prevede una serie di iniziative sul tema, organizzate dalle pro loco, da associazioni culturali, biblioteche, con l'invito a proporre idee, anche sui social network, quali la raccolta di libri, di testimonianze video e audio, rappresentazioni teatrali, letture di poesia, giochi di strada. Collegato all'evento, il Premio letterario nazionale «Salva la tua lingua locale».
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