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Riprodotto in laboratorio il segreto della vita

ROMA. Il segreto della vita è stato riprodotto in laboratorio. Un esperimento ha ricostruito l'evoluzione dei ghiacci interstellari presenti nelle nubi di gas e polveri da cui nascono le stelle e i sistemi planetari, identificando 10 composti indispensabili per seminare la vita sui pianeti. Descritto sulla rivista dell'Accademia di Scienze degli Stati Uniti, l'esperimento si deve al gruppo coordinato da Louis Le Sergeant d'Hendecourt, dell'università Paris-Sud a Orsay e da Uwe Meierhenrich, dell'università di Nizza Sophia Antipolis.

Il processo spiegherebbe il modo in cui, 4,2 miliardi di anni fa, meteoriti e comete potrebbero avere portato la vita sulla Terra. I ghiacci interstellari, scrivono gli autori, sono sottoposti
a diversi processi: per esempio quando sono colpiti da raggi cosmici molto energetici e radiazioni ultraviolette, si generano reazioni chimiche da cui si formano sostanze che si ricombinano per formare nuove e più complesse molecole. I ricercatori hanno voluto riprodurre questi fenomeni colpendo con raggi ultravioletti miscele di ghiaccio simili a quelle che si trovano nelle nubi di gas interstellari. Come risultato si sono innescate reazioni chimiche che hanno portato alla formazione di almeno 10 composti organici, di cui i più importanti per la vita sono due zuccheri, glicolaldeide e gliceraldeide, che sono alla base della formazione dei mattoni dell'Rna, il braccio destro del Dna. Gli stessi zuccheri che sono stati osservati anche intorno a stelle simili al Sole.

Secondo gli autori, questo ghiaccio ricco di complessi composti organici, durante la formazione dei sistemi planetari potrebbe essere incluso nei corpi primitivi come meteoriti e
comete. A bordo di questi oggetti, le molecole potrebbe essere trasportate sui pianeti e dare origine alla vita, come potrebbe essere successo sulla giovanissima Terra.

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