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Cereali integrali, la ricetta per vivere più a lungo: riducono i rischi di morte prematura

WASHINGTON. Fiocchi d'avena, crusche, farri e farine integrali nasconderebbero uno dei segreti della longevità: secondo un nuovo vasto studio scientifico americano, chi mangia regolarmente cereali integrali corre meno rischi di morte prematura.

In particolare, e venire abbassati sono i pericoli cardiovascolari che scendono addirittura del 15% tra i consumatori abituali di questi alimento: a rivelarlo è una indagine di Harvard realizzata seguendo le abitudini alimentari di oltre 100.000 volontari per più di 14 anni. Secondo il rapporto pubblicato sulla rivista 'Jama of Internal medicine', di particolare beneficio per la salute è l'avena, il cui consumo regolare è stato associato ad una diminuzione dei rischi di morte in generale del 6%, e addirittura del 20% per i decessi associati a malattie cardiache . Per consumo 'regolare' di grani integrali, gli scienziati intendono l'assunzione di almeno 33 grammi di questi alimenti al giorno.

Per cereali si intendono tutte le «piante erbacee che producono frutti i quali, macinati, danno farina da farne pane e altri cibi». Comprende perciò tutte le piante i cui frutti o semi ricchi di amido sono usati dall'uomo per ricavarne polente, minestre, pane, paste da cuocere, e altri prodotti amidacei.

Mentre ogni specie di cereali ha le proprie caratteristiche, la metodologia di coltivazione è quasi la stessa. Sono tutte piante annuali, di conseguenza fioriscono, producono frutti e muoiono.

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