NEW YORK. Il nuovo volto del gigante della moda Celine è una vecchia scrittrice americana: Joan Didion, l'autrice di 'L'anno del pensiero magico', è stata scelta come testimonial primaverile della griffe del gruppo LVHM con tanto di capelli candidi, rughe e occhialoni neri a nascondere parte del volto.
Scattata da Juergen Teller in stile iperrealista, la foto pubblicitaria si appropria del look superchic della casa di moda disegnata da Phoebe Philo: colori sobri, vestiti dalle linee
semplicissime. L'età della scrittrice, vedova del saggista John Gregory Dunne, non è nascosta ma celebrata. Non è la prima volta che la Didion, definita dalla ferocissima Michiko Kakutani del New York Times «la scrittrice in lingua inglese dalla prosa più bella di oggi», si presta a una pubblicità di moda: lo fece nel 1991 per Gap. Stavolta lo scatto di Teller punta a colpire al cuore le fan della griffe - donne tra i 40 e i 50 che pensano, ma anche dal portafoglio ben fornito - felici degli sforzi del marchio francese per «salvare Internet» dalle onnipresenti foto del «lato B» di Kim Kardashian e simili.
La Didion è tra queste fan: «Ho la fortuna di possedere alcune cose di Celine nei miei armadi», ha detto al New York Times che l'ha raggiunta nell'appartamento di Manhattan dove è stata scattata la foto. Vecchio è bello? Non necessariamente, ma certamente serve a vendere, come ha notato il Guardian trovando «un che di cinico» nelle pubblicità che usano «le vecchie per far sentire meglio donne di mezza età più giovani di loro».
Potrebbe in ogni caso essere un trend, sia pure passeggero: due anni fa l'attrice Angela Lansbury, allora 87enne, ha fatto da cover girl alla rivista cult »The gentlewoman«, mentre il duo italiano Dolce & Gabbana ha messo "le nonne bonitas della Sicilia spagnola" al centro della campagna pubblicitaria primavera-estate 2015: le foto delle vecchiette scattate
personalmente da Domenico Dolce. E poi c'è Bright Old Things, il redazionale dei grandi
magazzini britannici Selfridges: ha puntato l'obiettivo su una serie di artiste e creativi tra i quaranta e gli ottanta che si godono "il rinascimento dell'età della pensione".
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