ROMA. Non solo Dna: esiste un altro regista pronto a intervenire nelle cellule per far funzionare al meglio le 'fabbriche' delle proteine, ossia i ribosomi. La scoperta, pubblicata sulla rivista Science, riscrive le basi dei libri di testo di Biologia e dimostra che non sempre l'assemblaggio dei mattoni della vita, gli amminoacidi, dipende dal Dna e dal suo braccio destro, l'Rna messaggero. Le conseguenze potrebbero essere importanti per comprendere meglio alcune malattie neurodegenerative.
«Questa scoperta sorprendente riflette quanto sia ancora incompleta la nostra conoscenza della biologia», osserva il coordinatore della ricerca, il biochimico Peter Shen, dell'università dello Utah. «La natura - aggiunge - è capace di fare molto più di quanto possiamo immaginare». Si possono immaginare i ribosomi come fabbriche, o catene di montaggio nelle quali gli amminoacidi vengono assemblati secondo un preciso ordine, stabilito dal progetto scritto nel Dna e nell'Rna messaggero. Quando qualcosa va storto la macchina si ferma entra in gioco una 'squadra di espertì per il controllo di qualità, della quale fa parte una proteina-regista chiamata Rqc2 e presente dalle forme di vita più elementari, come il lievito, alle più complesse, come l'uomo. Il ruolo di questa proteine è spingere il ribosoma ad aggiungere più volte due amminoacidi (alanina e treonina) senza seguire un ordine preciso. Confrontando la catena di montaggio delle proteine con quella di una fabbrica automobilistica, il risultato che si ottiene è quello di un'automobile con molti clacson e oltre quattro ruote. La proteina anomala ottenuta grazie all'intervento della Rqc2 ha un aspetto altrettanto bizzarro, ma ha la funzione fondamentale di segnalare che si tratta di un prodotto anomalo da distruggere. L'ipotesi è che questo processo non funzioni correttamente in alcune malattie neurodegenerative, come l'Alzheimer,la Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla) o la corea di Huntington.
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