ROMA. Non solo una questione di gusto: chi durante le feste ha mangiato datteri potrebbe aver contribuito, con questo semplice gesto, a mettere all'angolo il cancro. È quanto emerge da una review di ricerche pubblicate negli ultimi anni relative ai benefici di questi frutti, tipici dell'Africa mediterranea, di Israele e dei paesi dell'Asia occidentale, effettuata dalla Qassim University, in Arabia Saudita, e pubblicata sulla rivista International Journal of Clinical and Experimental Medicine. Dalla review è emerso infatti che i datteri contengono alti livelli di antiossidanti, che impediscono ai radicali liberi di danneggiare le cellule, processo che può portare a sviluppare un cancro. In particolare- hanno rilevato gli studiosi- questi frutti sono ricchi di polifenoli , antiossidanti che contribuiscono a ridurre il tasso di prevalenza e mortalità per cancro , e di betaglucani, sostanze che hanno dimostrato di ridurre la crescita dei tumori in esperimenti condotti sugli animali. Non solo: i datteri sono fonte importante di potassio, noto per prevenire la pressione alta , e di manganese , rame e selenio , che possono servire a stimolare il sistema immunitario.
Gli esperti credono che sia la combinazione di minerali a rendere questi frutti, che aiutano anche a metabolizzare alti contenuti di zuccheri in modo da non trasformarli in grassi, così preziosi per la salute e da mangiare non solo a Natale, come è abitudine,ma tutto l'anno. Nel consumarli, insomma, non ci sono controindicazioni ma bisogna solo fare attenzione a non esagerare: hanno infatti un importante contenuto calorico, 277 calorie per 100 grammi.
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