MAJURO. Le barriere coralline del Pacifico settentrionale stanno perdendo il loro colore, un fenomeno inedito per la sua ampiezza, in ragione di un innalzamento della temperatura degli oceani. È quanto affermato da un oceanografo dell'università delle Hawaii, Karl Fellenius.
La situazione sarebbe particolarmente evidente alle Isole Marshall, dove lo 'sbiancamentò dei coralli osservato dalla metà di settembre sarebbe «il peggiore mai registrato». Secondo C. Mark Eakin, responsabile della sorveglianza delle barriere coralline all' Agenzia nazionale americana Oceanica e Atmosferica (Noaa), il fenomeno interesserebbe tutto il Pacifico
settentrionale.
Lo sbiancamento corallino è un fenomeno naturale che avviene nei luoghi con poca circolazione d' acqua, in periodi di maree di bassa intensità e di forti calure, a piccole profondità. Tuttavia l'ampiezza del fenomeno in esame - ha spiegato Fellenius - sembra poter essere spiegato solo con «le emissioni di gas a effetto serra che fanno aumentare la temperatura degli oceani». Una temperatura dell'acqua di superficie, di circa mezzo grado superiore al normale.
L' Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) ha previsto al summit di dicembre a Lima che le temperature registrate tra gennaio e ottobre intorno al globo, sulla terra e in mare, potrebbero fare del 2014 l'anno più caldo dal 1880 a questa parte.
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