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Tra smartphone e computer così è cambiato il linguaggio per gli auguri di Natale

Dall’emoticon che riproduce Babbo Natale ai biglietti creati «su misura». Il linguista: «Non è vero che siano “freddi”»

PALERMO. Il primo biglietto augurale per le feste Capodanno risale al 1475 e fu scritto da uno studente tedesco a un suo insegnante, la prima cartolina augurale «popolare» fu creata, invece, nel 1870 da un litografo inglese, tal John S. Day, che stampò su un'ufficiale e nuda cartolina postale da mezzo penny una cornicetta con vischio e agrifoglio. E una frase: «Buon Natale e felice Anno Nuovo».

Da lì, per tutto il periodo vittoriano - la regina Vittoria fu una vera e propria fan dei biglietti d'auguri - fu un proliferare di fantasie: furono commercializzati biglietti intagliati, simili a merletti, ricamati, tridimensionali, luccicanti con immagini tipiche del periodo: candele, paesaggi innevati, comete, bambini festosi, presepi, Santa Claus, futuro Babbo Natale, e abeti decorati.
Una lunga premessa per arrivare al punto: da tempo abbiamo dimenticato tutto. Dall'emozione di ricevere una lettera scritta a mano all'attesa di una lettera, del postino. Oggi è tutto instant e tecnologico, ultratecnologico. Prendiamo i telefoni. Un tempo le linee erano intasate dai milioni di sms e di chiamate: non ci sarà più questo problema se si approfitta del web.
Nell'era degli abbonamenti telefonici all-inclusive, come ogni anno, Natale è sinonimo di offerta telefonica: in passato erano le Christmas Card, ora sono promozioni di vario genere, per far fronte alla crisi o, in alcuni casi, fatte su misura per i giovani, i più avvezzi a smanettare con cellulari e smartphone. Quest'anno, in particolare, le promozioni dei quattro operatori cellulari presenti in Italia, Tim, Vodafone, Wind e Tre, esaltano anche le nuove tecnologie, mettendo al centro la connettività 4G-LTE, sempre più diffusa. Tim, infatti, vira decisamente verso la tecnologia 4GLTE, Vodafone punta su Spotify e sul Calcio, 3 Italia offre l'Phone 6 da 64 GB, mentre Wind propone l'opzione più singolare, cioè l'offerta fai da te.
Numerose le proposte per mandare auguri di buone feste, che siano via sms, Facebook o Whatsapp, più velocemente e più economicamente. Per chi fortissimamente vuole ricorrere al bigliettino d'auguri, è d'obbligo innestare la tradizione sull'innovazione. Su Minimise è possibile personalizzare, cioè rendere somigliante al mittente (o al ricevente), una emoticon anche nella versione Babbo Natale: in fondo l'emoji altro non è che la riproduzione di un'espressione facciale, di un'emozione, la grande assente nella comunicazione scritta. Di Christmas smileys animati da usare nel periodo natalizio ce ne sono a bizzeffe, mentre con i font è possibile scrivere con i caratteri in stile natalizio.

C'è solo l'imbarazzo della scelta tra i siti su cui creare una video cartolina di auguri: basta cliccare «create now» e l'elaborazione della cartolina inizia e la vostra fantasia non è più al potere ma in soffitta.
Una comunicazione sempre più solitaria e muta, «armati» come siamo di telefonini, di internet, delle applicazioni di messaggistica istantanea e dei social network, molte informazioni che in passato potevano avvenire solo a voce, si sono riversate nella scrittura: di un sms, di una mail, di un messaggio in chat o di uno stato su twitter. Anche solo per dire «buon Natale». «Non drammatizzerei, niente di nuovo sotto cielo», commenta il linguista Franco Lo Piparo. «Gli auguri sono sempre stati ripetitivi e standardizzati, quindi usare gli strumenti tecnologici che quest'epoca mette a disposizione non credo comporti una caduta di originalità. Io vedo una continuità col passato, i messaggi sono sempre più o meno gli stessi».

Continuiamo il viaggio. Ogni video-cartolina si può, a richiesta, personalizzare con foto, filmati, colonne sonore; oppure, per risparmiare tempo, ci sono siti dove rintracciare auguri già predefiniti che inviano direttamente il link al video tramite e-mail. Altri siti permettono la creazione di biglietti di auguri prettamente natalizi, cartoline animate e biglietti pronti da stampare e da abbinare ai regali di Natale. Si va dalla Christmas Card Maker, un programma da scaricare per creare cartoline di auguri sul computer, usando foto personali e scrivendoci sopra il messaggio in modo fantasioso e colorato, al Fotor Card Maker che fornisce immagini di ottima qualità da personalizzare per fare gli auguri di Natale. Poi c'è Touchnote per spedire biglietti d'auguri veri via posta, creati da pc o cellulare. Più particolare FaceinHole, un servizio online di fotomontaggi, simile a ElfYourself: si può mettere una foto su un corpo che balla, inserendo cosi la propria faccia su Babbo Natale - in versione maschile e femminile - e mandare una cartolina di auguri con messaggio personale, sfondo natalizio e musica preferita.

Tra elfi ballerini e babbi natale parlanti, non perdetevi un'altra chicca: sul sito Makesweet c'è un'applicazione web da dove è possibile caricare una foto personale o scrivere un messaggio che compare poi all'interno di una delle palle appese a un albero di Natale decorato ed illuminato: l'animazione è una immagine Gif che si può scaricare. SnowManBuilder è un simpatico pupazzo di neve da creare con elementi disegnati: tenendo premuto il tasto «build» (costruire) si aggiungono i capelli, un cappello, gli occhi, il naso, la bocca e altri oggetti di decoro, poi il messaggio. E non perdetevi PicMonkey, il famoso sito di fotoritocco online: consente di aggiungere fumetti alle immagini, cappelli da elfo, Babbo Natale e altri ornamenti per trasformare normali foto in cartoline festose. Spedizione, manco a dirlo, via mail: il postino non suona più neppure una volta. E manca la lettera che tieni in mano, la busta che apri con trepidazione. E un altro (vecchio) frammento: l'attesa. Continua Lo Piparo: «Veramente l'email è la svolta: prima spedivi una lettera in Giappone e ricevevi la risposta dopo mesi, con notizie mai aggiornate, oggi tutto arriva in tempo reale. La tecnologia consente una vicinanza nella lontananza impensabile prima. Adesso grazie a un dispositivo come skype ci si può vedere a distanza, ogni giorno. Quindi anche gli auguri si possono fare parlando: paradossalmente la tecnologia avvicina. Si può fare anche l'amore a distanza: non sarà gratificante per la mancanza del contorno sensoriale ma meglio di niente... È il villaggio globale di McLuhan, in cui si perde specificità, in cui uno è imitazione dell'altro ma che crea un avvicinamento dell'umanità». Sospeso tra mondo reale e mondo digitale anche il linguaggio: i futuristi eliminavano la punteggiatura, oggi si aboliscono le vocali, si accorpano dittonghi per velocizzare la scrittura. Una sorta di terra di mezzo tra le comunicazioni orali e la lingua scritta che, seppur utile e veloce nella comunicazione online o via sms - riesce a rendere lo scritto meno formale, più intimo - potrebbe rischiare di colonizzare anche quei testi scritti che dovrebbero invece rispettare le regole dell'italiano corretto. Fino all'uso delle emoji, un mondo di piccoli simboli. Ognuno un'emozione. No problem: «Se scatta la curiosità, le faccine - a parte quelle più semplici, cioè quella che ride e quella che piange - vanno interpretate, come si fa con una parola straniera, consultando il vocabolario. Sono simboli, come quando si stenografa. Tutte le altre “variazioni” sono modifiche della lingua non si sostituiscono a essa. Accompagnano le parole, non le rimpiazzano». Almeno finora (e non sempre). Difficile capire cosa aspettarci dal futuro attorno al linguaggio. «Oggi non esiste neppure fantascienza, la realtà supera sempre l'immaginazione, facciamo cose impensabili appena un ventennio fa con un ritmo infernale di cambiamenti. Dal punto di vista linguistico si dice che parleremo tutti inglese o una lingua dei Paesi emergenti: cinese, arabo. Credo che succederà qualcosa di simile a quanto accadde alla fine del Medioevo, quando nacquero le lingue nazionali. Ma la tecnologia rende tutto imprevedibile».

 

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