ROMA. Circa l'1% degli adolescenti ha qualche problema al cuore individuabile attraverso un semplice elettrocardiogramma, ma senza uno screening allargato è impossibile individuarli. L'appello arriva dagli esperti della Società Italiana di Cardiologia. «Stiamo lavorando con ministero della Salute, della Pubblica Istruzione e Coni per una maggiore diffusione dell'elettrocardiogramma nelle scuole - spiega Francesco Fedele, presidente della Fondazione Italiana Cuore -. Finora da un nostro progetto che ha coinvolto quasi 20mila ragazzi è emerso che circa il 20-25% ha una anomalia del tracciato, che dopo approfondimenti svela una malattia nell'1% dei casi».
Gli esperti hanno sottolineato però che l'elettrocardiogramma va letto da una persona competente. «Il decreto del ministro Lorenzin sui certificati di idoneità sportiva agonistica usa per l'ecg l'espressione 'debitamente refertatò, che però non è chiara - aggiunge Fedele - questo porta in molti casi a vedere esami refertati direttamente dalla macchina che li fa, senza nessuno che li analizzi. L'ecg va refertato da una persona competente, altrimenti l'attenzione al cuore non produce nessun risultato apprezzabile».
Intanto, una ricerca ha svelato il modo per prevedere l'infarto ossia tramite un semplice prelievo di sangue. E' stato infatti scoperto un composto (una molecola di grasso chiamata monogliceride) presente nel plasma di individui destinati ad ammalarsi della cosiddetta patologia delle arterie coronarie, ovvero i vasi sanguigni che circondano il cuore e che gli portano l'ossigeno. La malattia delle coronarie è direttamente collegata al rischio individuale di infarto perché se uno di questi vasi si rompe, collassa o viene ostruito dalla rottura di una placca di arteriosclerosi il risultato è l'infarto del miocardio, che altro non è che il 'soffocamento' di quella porzione di cuore non più normalmente irrorata dalvaso.
Caricamento commenti
Commenta la notizia