ROMA. Sebbene talvolta difficile e faticosa, una buona comunicazione con i propri genitori anziani è un toccasana per la loro salute. Viceversa, avere un cattivo dialogo con l'anziano è pericoloso per la sua salute: rende difficile aiutarlo a curarsi, e lo demotiva a prendersi cura di sé favorendone il lasciarsi andare. Lo spiega Franco Voli, psicoterapeuta italiano che lavora in Spagna esperto di anziani, autore del libro "Comunicare con i nostri genitori anziani. Manuale di convivenza per figli adulti" (Franco Angeli).
''Che viva in famiglia o a casa propria o in una residenza per anziani, è fondamentale per la sua salute che l'anziano si senta 'coccolato', valorizzato, apprezzato: questo non solo ha riflessi positivi diretti sul suo stato di salute, ma lo sprona anche a prendersi cura di sé e a non lasciarsi andare'', spiega Voli. Comunicare con un genitore anziano è spesso difficile, pur solo per problemi di comprensione reciproca legati anche, banalmente, a problemi di udito della persona anziana, o al suo carattere spesso intrattabile e intransigente. Oggi questo problema di comunicazione è sempre più diffuso e spesso si traduce in mancanza di rispetto nei confronti dell'anziano. Ma il figlio adulto può e deve fare un passo in più nei confronti del proprio genitore anziano, manifestargli apprezzamento, valorizzarlo nelle sue scelte e per quello che fa.
Si può fare molto per la salute del proprio genitore anziano non solo accudendolo da un punto di vista strettamente fisico, ma facendogli sentire che è importante, ribadisce Voli. Come? Ascoltandolo, mostrando interesse per le sue storie di vita, anche se già sentite più e più volte, coinvolgendolo e chiedendo consigli sull'educazione dei propri figli. Guardandolo con occhi diversi, criticando meno e aiutando di più, ricambiando ciò che ha fatto per noi e mostrando gratitudine. Stimolandolo a una vita culturalmente attiva.
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