ROMA. Qualcuno li credeva ormai in pensione, soppiantati da videogiochi all'avanguardia, console ipertecnologiche e app per smartphone. Invece i cari, vecchi giochi da tavolo sono più in forma che mai. Lo dimostrano le cifre da record della quarta edizione della Settimana del gioco in scatola promossa da Hasbro: oltre 50 mila persone che hanno disputato più di 30 mila partite e scattato altrettante foto, per un totale di 19.464 ore di gioco (cioè, complessivamente, 811 giorni) dedicate ai grandi classici, dal Monopoly al Forza 4, dal Cluedo all'Allegro Chirurgo.
Ogni partita organizzata secondo il regolamento della manifestazione dava diritto alla città a un punteggio in minuti. E siccome l'unione fa sempre la forza, anche quando si parla di Trivial Pursuit o di Taboo, con più di 3mila ore di gioco (circa 130 giorni) è stata Fiuggi ad aggiudicarsi il titolo di "Città del Gioco 2014", insieme a una targa celebrativa e un carico di giochi di società da devolvere in beneficienza a una Onlus da scegliere liberamente. Una vittoria meritata, perché per la manifestazione i fiuggini hanno realizzato versioni giganti dei giochi in scatola più famosi e organizzato delle vere e proprie maratone di gioco durate giorni interi. Si è giocato praticamente ovunque: ludoteche, associazioni culturali, biblioteche, scuole, teatri, negozi, oratori, pub e bar, ma anche in famiglia, con amici e parenti al seguito. Medaglia d'argento a un'altra cittadina laziale, Gaeta, che con 109 giorni di gioco ha battuto al fotofinish l'accoppiata Pordenone - Spilimbergo, che ne ha collezionati più di 102.
Da Rho a Messina, da Venezia a Bari, la competizione ha scatenato adulti e bambini, semplici cittadini e tanti amministratori. I giochi da tavolo, del resto, continuano a piacere perché mettono d'accordo tutta la famiglia, stimolano memoria, creatività e capacità strategiche e insegnano il rispetto delle regole. Il che non fa mai male, da 0 a 99 anni.
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