ROMA. Grazie al crowdsourcing, alla possibilità di condividere il lavoro dei computer di migliaia di volontari in tutto il mondo, sarà possibile confrontare il Dna di migliaia di specie diverse, soprattutto microrganismi, a caccia dei segreti utilizzabili per decine di applicazioni, dai nuovi medicinali ai materiali ecologici. Il progetto, chiamato Uncovering Genome Mysteries, utilizza il World Community Grid di Ibm, ed è coordinato da UNSW Australia e dall'Oswaldo Cruz Institute brasiliano.
«Un'impresa titanica di questo genere - spiega il comunicato Ibm - richiederebbe di norma a un singolo computer di eseguire calcoli per 40.000 anni senza interruzioni, ma grazie alla potenza di calcolo del World Community Grid la durata si ridurrà a solo qualche mese». Anche se il progetto elaborerà le sequenze proteiche da varie forme di vita, dedicherà particolare attenzione ai microrganismi, per via della loro onnipresenza e della loro importanza. I microrganismi che vivono all'interno e sopra il corpo umano, ad esempio, sono 10 volte più numerosi delle cellule umane vere e proprie, e controllano un'enorme varietà di processi naturali importanti per la salute umana.
«I leader del progetto - spiega Ibm - sperano che ciò possa portare a identificare nuove funzioni geniche, a scoprire come gli
organismi interagiscono tra loro e con l'ambiente e a comprendere meglio come i microrganismi si modificano a causa delle sollecitazioni ambientali, ad esempio i cambiamenti climatici».
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