ROMA. L'Ebola mette paura ma in un caso rende felici. È quanto sta succedendo ad una azienda americana di microbi di peluche: non riesce più a soddisfare la domanda incessante del virus letale in stoffa. Sul sito della Giant Microbes alla voce peluche di Ebola appare la scritta «Out of stock», «Esaurito». È presente anche una dettagliata descrizione del virus: «Scoperto nel 1976, Ebola è diventato il T.Rex dei microbi». Il prezzo dell'oggetto del desiderio varia da 9,95 dollari a circa 30, per quello gigante da 60 centimetri. Ma per ora non se ne vendono più, fino al prossimo rifornimento. La società che è nata nel 2002 con quattro modelli, oggi vende oltre 150 diversi microbi di peluche nel mondo. Fino ad oggi ne ha venduti più di 10 milioni. Oltre al tristemente noto Ebola, nel catalogo sono presenti anche l'antrace, il cancro al seno, la varicella, la gonorrea e la diarrea.
Giorni fa, a Palermo si era temuto un possibile caso Ebola al Buccheri La Ferla: qui un turista francese - di ritorno dall'Africa - aveva avvertito dei sintomi simili alla malattia, ma si trattava di malaria.
"Non ci risulta alcun caso di Ebola, e' stato accertato che si tratta di malaria", aveva poi rassicurato l'assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino in conferenza stampa.
"La direzione sanitaria dell'ospedale ieri non ha autorizzato alcuna diffusione di notizie, perche' si aspettava l'esito degli esami - ha aggiunto - Per quanto riguarda il piano Ebola avviato dalla Regione sono stati adottati il protocolli per la prevenzione dei rischi connessi a eventuali ipotesi di contagio. Avvieremo una campagna di informazione capillare per evitare psicosi collettive".
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