TRENTO. Stanno bene e si alimentano in modo naturale i due cuccioli di Daniza, l'orsa morta durante il tentativo di cattura in Trentino. La conferma viene dal monitoraggio costante a cui sono sottoposti dagli uomini del Corpo forestale trentino, di cui riferisce la Provincia autonoma, che ha diffuso immagini e video dei due cuccioli.
Accanto ai rilievi quotidiani attraverso radio in grado di ricevere il segnale della marca auricolare che è stata applicata a uno dei due piccoli, si utilizzano anche apparecchiature installate in punti appositamente predisposti per rilevare documentazione fotografica e, in particolare, per assumere informazioni sul cucciolo non marcato.
I monitoraggi confermano le buone condizioni fisiche degli animali e la tendenza a muoversi autonomamente, occupando gran parte dell'areale a loro noto, la loro capacità di procurarsi alimenti nell'ambiente naturale e, elemento confortante, a mantenere un atteggiamento schivo nei confronti degli uomini. Da qui, elemento questo da leggere in modo assolutamente positivo, a quanto sottolinea l'amministrazione provinciale, il numero relativamente basso di avvistamenti diretti dei due cuccioli. Per la tutela dei cuccioli viene ribadita la raccomandazione di non fornire loro cibo di qualsiasi natura e di non avvicinarli. È importante invece avvisare i forestali (al numero 3357705966) in caso di avvistamento. Tra le azioni messe in campo dalla Provincia autonoma di Trento in favore dei due cuccioli, in attuazione con le linee guida appositamente predisposte e sulle quali, come noto, si sono attivati confronti sia con i maggiori esperti a livello internazionale sia con le istituzioni nazionali competenti, vi è anche l'installazione di apposita segnaletica, per informare gli automobilisti dell'importanza di fare attenzione all'eventuale attraversamento degli animali e una campagna informativa, con un pieghevole che sarà distribuito nella zona in cui vivono i due orsetti.
Entro la fine del mese si terranno un tavolo tecnico con alcuni dei massimi esperti del settore e una conferenza informativa in Consiglio provinciale. Rispetto al tema del monitoraggio, sia l'Ispra sia il ministero dell'Ambiente, come ricorda la Provincia, hanno da un lato condiviso l'opportunità di non procedere al tentativo di cattura del cucciolo non marcato per provvedere alla sua marcatura e dall'altro escluso in modo categorico la cattura per captivazione dei due cuccioli.
È infatti di tutta evidenza che questa ipotesi priverebbe definitivamente gli animali dalla possibilità di condurre una vita selvatica libera nel loro ambiente naturale. E a proposito di cuccioli, dal 2002 a oggi nel settore occidentale del Trentino sono quasi 40 le cucciolate accertate per quasi 80 cuccioli di orso nati.
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