PECHINO. Vita dura per centinaia di cani procioni e volpi in due allevamenti a Shandong, in Cina, fulminati con scosse elettriche e scuoiati vivi per le loro pellicce. Lo ha documentato un'indagine delle organizzazioni internazionali Igualdad Animal e Last Chance for Animals. Per tre settimane, alcuni attivisti hanno registrato le sevizie e le crudeltà a cui sono sottoposti gli animali. In pratica, i lavoratori degli allevamenti fulminano i cani procioni usando due aste collegate alla batteria di un’automobile. Un’asta viene infilata in bocca, l’altra nell’ano.
La scossa non li uccide ma li paralizza dunque, anche se vivi vengono scuoiati. Prima di essere sottoposti a questa pratica, gli animali vengono tenuti e cresciuti in gabbie poco più grandi del loro corpo, la cui base si riempie delle loro feci. L’indagine rientra in una campagna internazionale “Stop Moda Cruel” (#stopmodacruel) con cui Animal Equality e Last Chance For Animals hanno iniziato a chiedere all'industria della moda di smettere di vendere pellicce. Nei grandi magazzini di tutto il mondo, infatti, vengono venduti prodotti etichettati come “procione asiatico”. In realtà sono cani procioni spesso confusi con i procioni e i tassi.
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