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Giro di vite in Grecia contro chi maltratta gli animali

Prevista anche una taglia di mille euro sulla testa di coloro che uccidono, avvelenandoli, i randagi della città

ATENE. In seguito a diversi e gravi casi di maltrattamento di animali di recente registratisi in Grecia, le autorità elleniche hanno deciso di dare un giro di vite al preoccupante fenomeno con la nomina di un responsabile 'ad hoc' per la protezione degli animali e di aggravare le pene per chi si rende responsabile di maltrattamenti.

È in quest'ottica, infatti, che il Procuratore della Repubblica di Atene, Ilias Zagoraios, ha nominato Alessandra Piskoina nuovo procuratore aggiunto responsabile per la protezione degli animali. Piskoina, come riferiscono oggi i giornali ateniesi, è considerata una persona molto sensibile alle problematiche animaliste e soprattutto al fenomeno del randagismo e che senza dubbio si muoverà con decisione contro i responsabili di maltrattamenti e uccisioni.

Esasperato dai gravi casi di violenze contro gli animali riferiti dalla stampa, pochi giorni fa lo stesso ministro per la Protezione del Cittadino, Vassilis Kikilias, aveva chiesto al ministro della Giustizia Haralampos Athanassiou una legislazione più severa di quella attuale che già prevede pesanti multe e pene detentive per coloro che maltrattano gli animali.

È in questo clima di esasperazione che si inserisce l'iniziativa dell'Associazione Amici degli Animali della città di Serres (Grecia del Nord) di mettere una taglia di 1.000 euro sulla testa di coloro che uccidono, avvelenandoli, i randagi della città.

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