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Sofia Loren, amarcord in tv tra ironia e commozione

L'attrice ha ironizzato sui festeggiamenti ricevuti in tutto il mondo: «Tante persone compiono 80 anni, ma io sono diventata una cosa speciale. Ma accetto sempre le cose positive». Commossa fino alle lacrime, ha passato in rassegna i grandi incontri che hanno segnato la sua carriera

ROMA. Un amarcord tra commozione e ironia, e perfino qualche battuta in dialetto, per Sofia Loren, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa che ha celebrato gli 80 anni dell'attrice premio Oscar e l'uscita dell'autobiografia 'Ieri, oggi, domani'. Smoking, camicia bianca e fiocco nero morbido, orecchini di brillanti e perle, la Loren ha ironizzato sui festeggiamenti ricevuti in tutto il mondo: «Tante persone compiono 80 anni, ma io sono diventata una cosa speciale. Ma accetto sempre le cose positive».

Poi spazio ai ricordi dell'infanzia: «Sono nata a cavallo della guerra, si viveva la miseria, a casa non si poteva stare, c'era un'atmosfera negativa, aspettavo la domenica o la fine del mese, quando mia zia prendeva lo stipendio, per andare con lei al cinema e vedere le belle case, i vestiti, le donne dei film americani. Ma non avrei mai pensato di fare l'attrice: quell'atmosfera era finzione, mi faceva dimenticare le piccole brutture delle giornate che passavo». Commossa fino alle lacrime al passaggio delle clip delle sue interpretazioni più celebri («Questo non me lo dovevi fare», ha detto al conduttore), l'attrice ha passato in rassegna i grandi incontri che hanno segnato la sua carriera, da De Sica, a Mastroianni, a Cary Grant che le chiese di sposarlo: «Ma non avrei mai immaginato di unirmi a un uomo che mi avrebbe fatto lasciare l'Italia, il mio mondo, le mie abitudini. Comunque ha capito, è rimasto amico mio per sempre, fino alla fine».

Fu proprio lui, nel 1962, ad annunciarle al telefono la vittoria dell'Oscar per la Ciociara. E ancora Chaplin e Marlon Brando. Poi il debutto a Hollywood e un ricordo divertente di un cocktail in suo onore a Los Angeles, inframezzati da un "agg' capito, sò puteolana": «Jane Mansfield arrivò tutta nuda, si chinò verso di me e mise 'le sue cosè nel piattò. Ma io girai il viso, non volevo essere fotografata così». Per Sofia Loren, il successo «è solo una parola, forse significa fare nella vita quello hai sempre sognato». E la normalità «non è noiosa, è bella perchè è tranquilla, non ti fa soffrire se sei una persona perbene».

L'attrice, che non tocca Internet nè Facebook, ha appena bruciato i diari di trent'anni di vita: «Sono cose mie personali, non volevo che finissero nelle mani sbagliate». In chiusura, la promessa di tornare a Che tempo che fa, strappata da un'emozionatissimo Fazio, che le ha reso omaggio con un enorme fascio di rose rosse.

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