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Sagoma di rinoceronte morto per dire no al bracconaggio

Secondo il Wwf ci sono crimini contro la natura per circa 23 miliardi di euro l'anno

MILANO. La sagoma di un rinoceronte morto, con il corno tagliato e circondato da nastri che ricordano una 'scena del crimine', è stata installata nel centro di Milano, in piazza Cadorna. A realizzare il progetto è stato il Wwf, per la campagna nazionale contro il bracconaggio 'Stop ai crimini di natura: da che parte stai?'. "Mettendo in scena l'uccisione di un finto rinoceronte abbiamo voluto portare sotto casa degli italiani un problema che molti sentono ancora lontanissimo", ha spiegato il Wwf. La campagna contro il bracconaggio in Italia e nel mondo prevede una raccolta fondi, flash mob e iniziative sui social network.

Ogni giorno nel mondo vengono uccisi dai bracconieri in media 70 elefanti e 3 rinoceronti, e in Italia il fenomeno della caccia illegale colpisce lupi, rapaci, uccelli migratori, delfini e tartarughe. Sono alcuni dei dati, relativi al 2013, contenuti in un dossier presentato dal Wwf Italia. Lo scorso anno sono stati uccisi, quindi, dai 22.000 ai 25.000 elefanti. Solo in Sud Africa dai 13 rinoceronti vittime dei bracconieri nel 2007 si è saliti ai 1.400 del 2013. E il commercio di avorio, corni di rinoceronte, pellami e legnami protetti alimenta un giro d'affari di 23 miliardi di dollari l'anno, attestandosi come il quarto mercato illegale mondiale dopo droga, armi ed esseri umani. Per quanto riguarda l'Italia, tra le aree più colpite dal fenomeno del bracconaggio ci sono le valli del Bresciano, il delta del Po, l'Appennino ligure e tosco-emiliano, la Maremma, il Pollino, l'Aspromonte e la Sicilia centrale. "Contro questa piaga l'Italia deve dare un segnale forte - ha affermato Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia - combattendo anche in casa propria il bracconaggio e gli altri crimini di natura".

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