PALERMO. C’era una famosa serie televisiva degli anni ’70, Spazio 1999, che futuristicamente mostrava i personaggi, in quel caso abitanti di una stazione spaziale lunare, armeggiare con uno strano aggeggio che usavano per videotelefonare, ma anche per aprire portelloni, comandare apparati tecnologici a distanza e tante altre cose. Allora sembrava uno strumento fantascientifico, ma oggi la realtà ha superato l’immaginazione e i moderni smartphone in verità fanno anche di più.
Apple ha fatto da apripista con il suo iPhone qualche anno fa. Poi grazie ai sistemi operativi open source, con Android in pole position, migliaia di informatici in tutto il mondo si sono sbizzarriti nello sviluppo di applicazioni di ogni genere che consentissero al cellulare un uso non solo comunicativo.
Oggi infatti è possibile controllare anche l'illuminazione della casa. Saranno disponibili sul mercato, entro la fine dell'anno, delle speciali lampade a led gestibili in wi-fi attraverso un'applicazione sul cellulare.
L'invenzione è nata da un progetto di un ingegnere elettronico australiano, Phil Bosua che ha denominato LifX la sua speciale lampadina dotata di un microchip per il controllo da remoto.
Ha usato l'illuminazione led, che ha rivoluzionato da qualche anno il mercato, rappresentando la migliore alternativa alle lampade ad incandescenza grazie soprattutto ad una efficienza energetica che permette un risparmio di dieci volte superiore. Proprio come normali lampadine a led le nuove LifX sono tarate per garantire 40 mila ore di illuminazione, equivalenti a circa 25 anni di accensione standard.
Con le nuove lampade sarà possibile controllare attraverso il cellulare l'intensità dell'illuminazione di una stanza o di tutta la casa; ma grazie alla tecnologia led si potranno anche definire diverse tonalità di luce colorata per adattare l'illuminazione al nostro stato d'animo, all'arredamento o per creare l'atmosfera giusta per una serata particolare. Si potrà inoltre associare la musica alle lampade con colori animati in modo da trasformare l'ambiente in una discoteca o ancora creare effetti stroboscopici.
Ma questo è solo l'inizio. Infatti il team di progettazione ha lanciato un SDK (software developer kit) per i più smaliziati, per indurre hacker e smanettoni del pc a creare applicativi per fare cose ancora nemmeno immaginate.
Il sistema funziona tramite la rete wi-fi. Montata la lampadina basta accendere l'interruttore di casa e lanciare l'app sul telefono. Si verrà guidati alla scelta della rete domestica e una volta immessa la password la lampada principale, definita master, sarà riconosciuta dal modem; tutte le altre lampadine, installate sulla stessa rete, si autoconfigureranno dialogando con la master.
Naturalmente il problema sicurezza è garantito dalla password della rete wi-fi: solo chi avrà le credenziali potrà controllare le lampade. Questo vuol dire anche che chiunque in famiglia abbia accesso alla rete potrà controllare in maniera indipendente le lampade con il proprio smartphone.
Al momento LfiX funziona con iPhone ed Android, ma presto diventerà multipiattaforma per consentire a qualunque cellulare di interagire con l'illuminazione.
Accendere la luce col cellulare: l’illuminazione wi-fi è realtà
Saranno disponibili sul mercato, entro la fine dell'anno, delle speciali lampade a led gestibili in wireless attraverso un'applicazione con lo smartphone
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