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Oltre mille matricole in meno all’Università di Palermo

Il dato, in linea con la media nazionale, è del 9,3 per cento in meno di iscritti. La facoltà più colpita è Lettere con un calo di 600 studenti. In controtendenza Ingegneria che ha il record di iscrizioni

PALERMO. Il 9,3 per cento di immatricolati in meno. Erano 12.680 nel 2010, sono 11.496 nel 2011: 1.184 in meno. È il dato sulle nuove iscrizioni registrato all’Università di Palermo.
La facoltà di Lettere e filosofia risulta la più colpita, in quanto passa dai 2.021 degli iscritti lo scorso anno ai 1.335 di quest’anno: 686 matricole in meno. A seguire Economia con 300 iscrizioni in meno (1.473 contro 1.065); Medicina e Chirurgia 163 iscritti in meno; -112 a Scienze; -107 a Scienze politiche e -107 a Scienze motorie (464 e 357). Tra le facoltà in controtendenza, il record va a Ingegneria che registra 166 iscritti in più, passando così dai 1.427 del 2010 ai 1.570 di quest’anno. Seguita da Agraria con 116 iscritti in più; Architettura e Farmacia con 66 in più e Scienze della formazione con 28 in più.
Il dato del - 9,3 per cento è in linea con la media nazionale dove si registra un ribasso generale: 9,2 per cento in meno fra il 2006 e il 2010 e -5,5 per cento nell’ultimo anno. Le cause della fuga di studenti è legata a fattori strutturali, come la ridotta natalità degli ultimi decenni e la crisi economica delle famiglie; ma la maggiore responsabilità viene attribuita ai sempre più diffusi test di ammissione. Da quest’anno, infatti, tutti i corsi di lurea, tranne Giurisprudenza e pochissimi altri, sono diventati a numero programmato. «Quest’anno si sono iscritti in 26.000 per partecipare ai test e siamo riusciti a prenderne poco più di ottomila», conferma il rettore, Roberto Lagalla, che tra le cause del calo segnala anche «alcune disposizioni ministeriali o decisioni dell’Ateneo determinate dalla necessità di rispettare il rapporto tra docenti e studenti imposto dalla legge».

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