Tony Effe, noto esponente della scena trap italiana, debutta al Festival di Sanremo 2025 con il brano "Damme 'na mano".
Tony, il tuo debutto a Sanremo 2025 con "Damme 'na mano" segna un momento importante nella tua carriera. Come stai vivendo questa esperienza?
È una sfida enorme per me, perché vengo da un mondo musicale diverso. Portare la mia identità sul palco dell'Ariston è un grande onore e anche un modo per far conoscere la mia musica a un pubblico più ampio.
Il titolo del brano, in dialetto romano, ha un significato molto profondo. Cosa rappresenta per te "Damme 'na mano"?
È un pezzo che parla di famiglia, di legami veri. Quando sono in difficoltà, la prima persona a cui chiedo aiuto è mia madre, e volevo raccontare questo rapporto speciale. È una canzone che parla di sostegno reciproco e della forza che troviamo nelle persone che ci amano.
La scelta di portare un brano in dialetto romano a Sanremo è coraggiosa. Cosa ti ha spinto a farlo?
Roma è la mia città, fa parte della mia identità. Volevo portare un pezzo che fosse autentico, che rappresentasse me al cento per cento. Spero che il pubblico possa sentire l'energia e la verità di quello che canto.
Sei noto per la tua musica trap. Come hai adattato il tuo stile a un contesto come quello di Sanremo?
Tony Effe: Ho mantenuto la mia essenza, ma ho lavorato molto sulla melodia e sull'interpretazione per renderla accessibile anche a chi magari non ascolta abitualmente la trap. È un mix tra il mio mondo e la tradizione sanremese.
Dopo Sanremo, cosa dobbiamo aspettarci da Tony Effe?
Sto lavorando a nuova musica e ci saranno sicuramente delle date live. Voglio portare "Damme 'na mano" in giro per l'Italia e condividere questa esperienza con il mio pubblico.
Un messaggio per i tuoi fan siciliani che ti seguono su TGS ed RTP Messina?
La Sicilia ha sempre mostrato un grande affetto per la mia musica. Vi mando un abbraccio enorme e spero di vedervi presto per un live che spacchi tutto!
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