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Morandi resta in gara dopo la gaffe del video con lo spoiler, ma è polemica

Gianni Morandi come Maradona. La mano di Dio colpisce ancora. L’ironia è d’obbligo, ma il cantante ha rischiato grosso: per quello che ha definito un errore da imbranato è andato vicino all’eliminazione dal festival di Sanremo.
Tutto si è consumato in una manciata di ore: da quando su Facebook è apparso un video - subito rimosso - con il sottofondo della canzone scritta da Jovanotti, che il Gianni nazionale porterà in gara (Apri tutte le porte), alla successiva fibrillazione per aver potuto infrangere il Regolamento del festival fino alla decisione della Rai di soprassedere e chiudere la vicenda.

L'eterno ragazzo: "Questa volta l'ho fatta grossa"

«Questa volta l’ho fatta grossa. Ho sbagliato a postare inavvertitamente su Facebook un video con dei frammenti della canzone. Mi ostino a fare da solo ma sono proprio un imbranato! Appena mi sono accorto l’ho cancellato ma qualcuno lo aveva già visto. Sono affranto, dispiaciuto e mi scuso moltissimo con tutti». Ha ammesso l’eterno ragazzo sempre via social, incassando anche la solidarietà di Fedez, che l’anno scorso visse un’esperienza simile. «Ti capisco. Forse sono l’unico che ti può veramente capire. Sono felice che sia andato tutto per il meglio».

La Rai lo perdona ma il Codacons protesta

La Rai e il direttore artistico Amadeus hanno creduto alla buona fede del cantante e hanno ritenuto l’episodio «un puro inconveniente tecnico, dovuto alla necessità di Morandi di portare un tutore alla mano destra a seguito dell’incidente occorsogli alcuni mesi fa. L’impedimento al movimento della mano ha determinato l’errore».
Una scelta che però ha attirato più di una critica. L’AFI - Associazione Fonografici Italiani ritiene che il Regolamento del Festival sia stato «disatteso» e «non considerato da nessuno» e mette in discussione «il principio adottato per assumere le decisioni». E’ sceso in campo anche il Codacons ritendendo la scelta Rai «vergognosa» e riservandosi la possibilità di fare ricorso.

Sul Festival si allunga l'ombra del Covid

Ma su Sanremo, che prenderà il via tra quattro settimane esatte (martedì 1 febbraio), sono ben altre le tegole che incombono. Quando, mesi fa, è partita la macchina organizzativa nessuno poteva immaginare la situazione attuale, con una recrudescenza dei contagi da coronavirus. Se all’inizio si ipotizzava il festival 2022 come quello di un quasi ritorno alla normalità, ad oggi gli interrogativi e i dubbi si moltiplicano, mentre la Liguria si avvia a colorarsi di arancione. Sul tavolo non sembra esserci il rinvio della manifestazione a tempi migliori - come chiede la Confcommercio di Sanremo, auspicando uno slittamento a marzo - ma di certo un ridimensionamento.
In attesa dei prossimi provvedimenti che prenderà il governo per la lotta al virus già da domani, sono intanto saltati gli eventi esterni all’Ariston. Se da una parte ci sarà una nave di Costa Crociere ormeggiata al largo, invece niente palco in piazza Colombo, con conseguenti assembramenti, come annunciato dal sindaco della cittadina Alberto Biancheri. «Non ci sarà un palco all’aperto, tuttavia stiamo lavorando con la Rai a un evento all’auditorium Alfano. Purtroppo i contagi sono alti», ammette il primo cittadino che però resta speranzoso: «Non sarà un Festival al cento per cento come quello del 2019, ma non si può neppure paragonare a quello dello scorso anno».

La capienza nei teatri potrebbe essere rivista

Anche sul pubblico in teatro bisognerà attendere le decisioni di Draghi. Al momento nei teatri la capienza è al 100%: bisognerà capire se - alla luce degli ultimi dati epidemiologici - ci saranno modifiche al ribasso. In Rai non si sbilanciano, ma certo la linea di precauzione sarà quella seguita già lo scorso anno, quando venne creata una sorta di bolla intorno al festival con tamponi ogni 48 ore a tutte le persone coinvolte a vario titolo nella macchina organizzativa (artisti, giornalisti, maestranze etc). Non è escluso che venga richiesto il Green Pass rafforzato. La Rai si riserva infatti di applicare un protocollo anche più rigido delle norme in vigore a livello nazionale per salvaguardare la sicurezza di tutti. Amadeus, intanto, blindato, va avanti e lavora su co-conduttori, co-conduttrici, ospiti e comici. Dopo la serata del 6 gennaio per la Lotteria Italia, si trasferirà a Sanremo per cominciare a preparare lo spettacolo. Nell’attesa di sapere cosa farà Fiorello (dal 20 gennaio parte con il tour teatrale, ma in calendario sono rimaste vuote le caselle della settimana sanremese, che potrebbero far pensare a una decisione in senso positivo, almeno per una serata, magari la finale), nella ’wishlist’c’è il nome di Checco Zalone. A Roma invece sono iniziate le prove degli artisti in gara con l’orchestra.

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