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Trapianti da record in Sicilia, in pochi giorni salvate 19 vite

Donati sette reni, cinque fegati, tre cuori e quattro polmoni: dal Policlinico di Messina al San Marco di Catania, dal San Giovanni di Dio di Agrigento al Civico di Palermo

In una sola settimana sono stati eseguiti in Sicilia 19 trapianti, che hanno riacceso la speranza per tanti pazienti in lista d’attesa.

All’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento è stato prelevato un fegato da donatore deceduto per ischemia cerebrale massiva. Al Policlinico di Messina, ad un paziente deceduto per emorragia cerebrale, sono stati prelevati reni, cuore, fegato e polmoni. All’ospedale San Marco di Catania sono stati prelevati da un donatore deceduto per ictus ischemico reni e fegato.

Altre due donazioni sono avvenute al Civico di Palermo. Al primo paziente, deceduto per ictus ischemico, sono stati prelevati reni, fegato, polmone, cuore e cornee. Al secondo paziente, morto per emorragia cerebrale, sono stati prelevati cuore, fegato e cornee. Giorni eccezionali anche per altri tre pazienti siciliani, salvati grazie alle offerte arrivate da fuori Regione dagli ospedali di Napoli, Cosenza e Nuoro.

«Questi risultati straordinari - dichiara Giorgio Battaglia, coordinatore del Centro regionale trapianti della Sicilia - sono stati resi possibili grazie ai donatori e alle loro famiglie, che hanno regalato la vita a 19 persone siciliane in lista d’attesa. Fondamentale infine è stato il lavoro di squadra tra le équipe mediche e il personale sanitario di tutti gli ospedali, che hanno lavorato senza sosta, con molto impegno e dedizione. Uno sforzo continuo portato avanti per aumentare e migliorare l’attività delle donazioni. Voglio ringraziare inoltre – aggiunge il dottore Battaglia - gli psicologi coinvolti nel processo di donazione che hanno un ruolo importante nel relazionarsi con i familiari dei donatori e gli infermieri del Crt operativo, che hanno coordinato tutte le attività con il supporto del dottore Antonio Scafidi e del dottore Vincenzo Mazzarese».

 

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