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Nuovo virus dalla Cina, gli esperti: "Campanello d'allarme, sviluppo imprevedibile"

«Lo studio rappresenta un campanello d’allarme, principalmente perchè non è l’unico patogeno con caratteristiche potenzialmente pandemiche, ma non possiamo fare previsioni». Lo ha detto all’AGI Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igm), commentando lo studio pubblicato sulla rivista Proceeding of the National Academy of Sciences, in cui gli esperti dell’Università di Nottingham descrivono un nuovo virus «dal potenziale pandemico» identificato in un allevamento di suini.

Stando alle dichiarazioni dei ricercatori inglesi, il virus, denominato G4, avrebbe già compiuto il salto inter species, ma non dovrebbe destare preoccupazioni nell’immediato sebbene non debba essere sottovalutato.

«Dobbiamo anzitutto considerare che i virus influenzali, che sono centinaia, trovano negli uccelli migratori acquatici il loro principale serbatoio naturale, ma per passare all’organismo umano necessitano di un incubatore, ovvero una specie intermedia in cui avviene il rimescolamento genetico grazie al quale il virus è in grado di trasmettersi all’uomo», spiega Maga, aggiungendo che le pandemie influenzali nella storia, compresa quella da H1N1 del 2009, sono state spesso diffuse grazie ai suini, che oltre ai virus propri della specie, possiedono virus aviari e umani.

«Quello che avviene è un rimescolamento nei geni degli agenti patogeni, per cui si producono quelli che vengono definiti riassortanti, cioè nuovi virus che occasionalmente possono passare all’uomo. Per questo i ricercatori inglesi si sono posti il problema di verificare se in questi anni H1N1, che è oggi in circolazione come virus influenzale stagionale, avesse subito dei rimescolamenti.

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