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L'epidemia di diabete si è arrestata, in Italia casi stabili da 5 anni

Battuta d'arresto per l'epidemia di diabete in Italia i cui numeri, almeno nel nostro Paese, sono sostanzialmente stabili da quasi 5 anni e segnalano circa 3.750.000-4.000.000 di persone colpite. A rilevarlo è l'ultima edizione del rapporto ARNO diabete, relativa a 11 milioni di italiani e frutto di una collaborazione tra la Società Italiana di Diabetologia (Sid), il CINECA e la Fondazione ReS.

I dati sono stati anticipati oggi dalla Sid alla vigilia della Giornata Mondiale del Diabete che si celebra il 14 novembre. L'inversione di tendenza è merito delle tante campagne di prevenzione fatte e di una maggiore consapevolezza del pubblico sull'importanza di 'investire' sulla salute.

La "corsa del diabete sta forse rallentando, tuttavia questo non può diventare un invito ad abbassare la guardia - sottolinea il presidente Sid Francesco Purrello - perché il diabete resta una patologia complessa e pericolosa, perché sono comunque 4 milioni gli italiani con diabete diagnosticato e probabilmente c'è un altro milione che non ha ancora scoperto di avere la malattia".

I numeri del diabete in Italia hanno dunque raggiunto una stabilità, ma non una flessione: su 11 milioni di cittadini inclusi nell'analisi relativa ai dati 2018, 700 mila sono quelli con diabete. Questo consente di stimare la prevalenza del diabete in Italia al 6,2%, simile dunque a quella registrata da circa 5 anni a questa parte, ovvero sostanzialmente stabile. Il fenomeno diabete, commenta Enzo Bonora, ordinario di Endocrinologia, Università di Verona e responsabile del Rapporto ARNO per la Sid, "sembra dunque aver raggiunto uno stato stazionario, dopo la crescita continua degli anni '90 e della prima decade del millennio".

Estrapolando questa stima all'intero Paese (nel 2018 i residenti in Italia erano 60,5 milioni), il numero degli italiani con diabete sarebbe dunque pari a circa 3.750.000. Tuttavia, il numero è sottostimato per vari fattori e la stima delle persone con diabete diagnosticato, rileva Bonora, "sale in realtà ben al di sopra di 4 milioni". Questa patologia, conferma il Rapporto, interessa soprattutto gli anziani, ma non solo: circa 2 persone con diabete su 3 in Italia hanno infatti un'età pari o superiore ai 65 anni, ma quasi 1 su 3 si colloca in una fascia d'età lavorativa (20-64 anni). I dati, concludono gli esperti, confermano cioè che il diabete colpisce prevalentemente gli anziani, ma dimostrano al contempo che nel nostro Paese circa 1 milione di persone con diabete si trova nel pieno dell'età lavorativa. (ANSA)

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