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Allarme gastroprotettori, ritirati oltre 500 lotti di farmaci con ranitidina: "È cancerogena"

Allarme gastroprotettori per via della ranitidina, principio attivo potenzialmente cancerogeno. L'Agenzia italiana del farmaco ha infatti ritirato dalle farmacie, e dalle catene di distribuzione tutti i medicinali contenenti questo principio attivo prodotto presso l'officina farmaceutica Saraca Laboratoires Ltd-India.

Da alcune verifiche svolte, è emerso che nella ranitidina appunto è presente un'impurezza - denominata N-nitrosodimetilammina (Ndma) - che appartiene alla classe delle nitrosammine. La Ndma insomma è considerata "sostanza probabilmente cancerogena per l'uomo".

A confermare la pericolosità è anche l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) dell'Organizzazione modniale della sanità (Oms).

Per prevenire rischi ai pazienti dunque, si è optato per il ritiro dei gastroprotettori, specie quelli prodotti da officine farmaceutiche diverse da Saraca Laboratories Ltd, per avviare le dovute verifiche.

La ranitidina dunque è una sostanza molto comune e utilizzata, presente appunto nei più famosi gastroprotettori, che mira ad agire sul reflusso gastroesofageo, o sul bruciore di stomaco. Può essere acquistato dietro prescrizione medica, o anche come medicinale di automedicazione.

La lista dei lotti di farmaci per trattare problemi gastrici e contenenti il principio attivo ranitidina, ritirati dal mercato è lunga. Nella ultima pubblicata dall'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), sono oltre 500 e vi rientrano anche 13 lotti di Buscopan.

Lo scorso 20 settembre è stata diffusa una prima lista di lotti di farmaci con il principio attivo ranitidina prodotto dall'officina Saraca Laboratoriee Ltd in India, ritirati in quanto contenti la N-nitrosodimetilammina (Ndma).

Con il nuovo aggiornamento, passano da 195 a oltre 515 i lotti di farmaci ritirati in via precauzionale, in attesa di accertamenti: tra questi 13 lotti di Buscopan antiacido da 75 mg in compresse effervescenti con scadenza il primo maggio 2021.

Nella lunga lista si trovano inoltre 34 lotti di Zantac tra compresse, fiale e sciroppo. E, ancora, tra gli altri, 22 lotti di Ranibloc, diversi lotti di Raniben, Ranidil, Ulcex, Ranitidina Zentiva, Ranitidina Hexa. La lista completa è sul sito dell'Aifa.

La ranitidina (antagonista dei recettori H2 dell'istamina), ricorda Aifa sul proprio portale web, "è un inibitore della secrezione acida utilizzato nel trattamento dell'ulcera, del reflusso gastroesofageo, del bruciore di stomaco e di altre condizioni associate a ipersecrezione acida". Sono disponibili in commercio altri medicinali con le stesse indicazioni terapeutiche, "pertanto i pazienti che assumono medicinali a base di ranitidina devono rivolgersi al proprio medico per discutere la possibilità di una terapia alternativa".

Provvedimenti analoghi ai ritiri in corso in Italia, sono stati assunti negli altri Paesi europei ed extraeuropei, fa sapere ancora Aifa, che sta lavorando insieme all'Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) e alle altre agenzie europee "per valutare il grado di contaminazione nei prodotti coinvolti e adottare misure correttive"

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