ROMA. Il consumo di mango migliora la salute dell'intestino, in particolare per coloro che consumano una dieta ricca di grassi.
Previene, infatti, la perdita di batteri intestinali benefici, risultato spesso collegato a un'alimentazione troppo grassa. Lo rivela una ricerca pubblicata sul 'Journal of Nutrition', che potrebbe rivelarsi importante, in quanto proprio una microflora dell'intestino non sana, come noto, favorisce l'obesità e le complicanze correlate, come il diabete di tipo 2.
Il mango, oltre a esser fonte di fibre, è ricco di antiossidanti, vitamine e minerali.
Mentre ne è stata già ben documentato la proprietà anti-infiammatoria, non erano stati precedentemente studiati gli effetti sul microbiota intestinale.
Per lo studio, durato 12 settimane, i ricercatori della Oklahoma State University hanno suddiviso casualmente 60 topi maschi in quattro gruppi: il primo assumeva una dieta a normale contenuto di grassi, il secondo gruppo una dieta ad alto contenuto di grassi, il terzo alla dieta molto grassa associava una piccola supplementazione di mango e un ultimo gruppo associava alla dieta grassa un'alta supplementazione di mango, equivalente a una tazzina e mezzo di frutto fresco al giorno.
I risultati hanno dimostrato che l'aggiunta di mango alla dieta può aiutare a mantenere e regolare la salute dell'intestino e i livelli di batteri utili. In particolare, favorendo bifidobatteri e akkermansia e acidi grassi a catena corta.
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