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Allo Steri gli occhiali per diventare più intelligenti

Lo strumento presentato da un team di scienziati che collabora con l’Università. Creati pure braccialetti per controllare cuore e pressione

PALERMO. «Neuromodulazione», ovvero come potenziare alcune funzioni del cervello attraverso un semplice paio di occhiali. È l’ultima frontiera della neuroscienza che ieri è stata presentata allo Steri, per «Le vie dei tesori»: strumenti che agiscono in maniera non invasiva, per curare malattie, ma anche «plasmare» comportamenti e capacità intellettive. Un paio di lenti possono trasformare un asino (nel senso di studente non brillante...), in un mago della matematica.

Ieri il neuroscienziato Massimiliano Oliveri – a capo di uno spin-off dell’ateneo di Palermo, il «neuro team» - ha presentato «occhiali» speciali in grado di migliorare la memoria, curare la dislessia e la demenza senile. O «braccialetti» che consentono di avere risposte più veloci agli input esterni: usati dalla nazionale di pallavolo, permettono di affrontare le sfide più difficili.

E ancora, una fascia in un tessuto che agisce su certi punti della testa riuscendo a modulare una parte del sistema nervoso, con effetti sulla frequenza cardiaca o la pressione del sangue. Il «neuro team» ha iniziato a lavorare sugli occhiali 4 anni fa, ma il prototipo è di questi mesi.

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