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Coldiretti: «La Finanziaria della Sicilia dimentica l'agricoltura, poche risorse»

In un momento di grande crisi per l’agricoltura, la Finanziaria regionale dimentica interi comparti produttivi distribuendo contributi a pioggia ma non agli agricoltori.

«La Finanziaria della Regione Siciliana contiene misure per fronteggiare la siccità in agricoltura, il settore che nel 2024 ha pagato un conto altissimo in termini di produzione e speriamo che siano sufficienti e tempestive per evitare situazioni di emergenza come quelle vissute da anni. Non possiamo dimenticare che senza le azioni come il bonus fieno avremmo rischiato di perdere il nostro patrimonio zootecnico e solo con quest’azione si è salvato». È il commento di Coldiretti Sicilia che, nel sottolineare l’importanza dell’approvazione, scongiurando così l’esercizio provvisorio, rileva come le tante mobilitazioni fatte durante l’anno tra cui il presidio continuo davanti alla Presidenza della Regione, hanno riportato per tutto il 2024 il settore all’apice dell’interesse che non si riscontra in questa Finanziaria che spezzetta risorse ma no a favore dell’agricoltura.

«Proprio per questo va definito sempre che i vari comparti tra cui quello cerealicolo, agrumicolo e vitivinicolo hanno perso produzione o disincentivato gli investimenti, perdendo un grande potenziale per mancanza di infrastrutture adeguate. Quanto stabilito per i laghetti - secondo Coldiretti -, rappresenta un importante aiuto che al di là dello stanziamento offre un segnale concreto per chi è stato costretto ad acquistare l’acqua per abbeverare i capi allevati. Ciò che più conta in questo è la celerità visto che anche quest’inverno il livello delle precipitazioni rimane inadeguato per poter guardare ai prossimi mesi con maggiore serenità. Con un’azione continua e assidua portata avanti da Coldiretti sul contenimento della fauna selvatica sono state stanziate somme importanti ma che aspettano la definitiva approvazione del regolamento che servirà per la limitazione della stessa ed evitare i rischi per la sicurezza della popolazione». «Infine - conclude Coldiretti Sicilia - auspichiamo che nel 2025 il settore agricolo non abbia altri scossoni garantendo continuità senza ritardi nella pubblicazione dei bandi in modo da garantire tempi certi agli investimenti».

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