Medici che rifiutano il posto malgrado abbiano vinto il concorso, altri che lasciano l’incarico attratti dalle sirene di ospedali pubblici e privati. All’Inail è scattata l’emergenza per lo svuotamento dei principali ambulatori. Un allarme che in Sicilia ha numeri perfino più elevati di quelli già critici che si registrano a livello nazionale. Al punto da mettere a rischio l’erogazione dei servizi dell’Istituto nato per assistere e assicurare i lavoratori infortunati.
In Sicilia è rimasto vuoto il 35% dei posti di medico di primo livello e l’Istituto ha solo 6 primari sugli 8 che rappresentano la soglia minima. Inoltre, secondo i sindacati e le associazioni dei medici, lo spopolamento dei reparti, che è frutto soprattutto della fuga dei medici più giovani, sta provocando un innalzamento enorme dell’età media. È il caso soprattutto di quella dei primari: «Al punto che - calcolano le principali sigle di categoria - nei prossimi 12-24 mesi molti pensionamenti non saranno rimpiazzabili e l’intera regione rischia seriamente di non poter garantire le prestazioni agli utenti. Queste anche oggi vengono erogate solo grazie al sacrificio del personale sanitario che viaggia quotidianamente da una sede all’altra».
Un servizio completo di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola oggi
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