Per eventi e feste in Sicilia anche 2 milioni dall'Ars, Galvagno: «Aiutiamo le piccole realtà»
Non ci sono solo i 20 milioni di contributi elargiti tramite emendamenti ad hoc da parte di deputati amici nelle varie leggi Finanziarie dell’ultimo anno. Nel conto vanno messi anche gli oltre due milioni che la presidenza dell’Ars ha concesso, in base a semplice richiesta, per eventi e feste che spesso poi sul territorio vengono affidati alle stesse agenzie e compagnie che si sono aggiudicati i fondi regionali per lo spettacolo. Giusto per fare qualche esempio, con questo tesoretto il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ha finanziato la sagra della Sfincia (con appena mille euro) e la Festa di li schietti (8 mila). Il top, 15 mila euro, è andato all’Educarnival di Palermo, il minimo (500 euro) se l’è aggiudicato lo Juventus club di Vittoria per invitare Claudio Marchisio in paese. Il carnevale di Avola ha ottenuto 12.500 euro. In generale i carnevali che hanno ottenuto fondi da questo speciale elenco sono 48. Inoltre il Ragalna festival ha ottenuto 7 mila euro, il Marzamemi Cinefest 1.500. Il Canta e Cunta festival di Palermo ha avuto 2 mila euro come il Misilmeri Festival. All’Italodisco Arena di Valdina sono andati mille euro così come al festival To Maritu Ti fa Li Corna di Alessandria della Rocca. Alla Sinphonic Dance Orchestra sono andati invece 4.500 euro, cinquecento in meno di quanto ha ricevuto il Gela Jazz. Mentre il festival Nto u menzu ra strata di Barcellona Pozzo di Gotto si è dovuto accontentare di mille euro. Il totale dei contributi erogati con i fondi riservati della presidenza ammonta, secondo il bilancio ufficializzato a metà ottobre, a due milioni e 176 mila euro. E va detto che non sono tutti destinatari scelti dal presidente dell’Ars, i contributi sono trasversali, filtrati da deputati di ogni partito che perorano le cause di enti e Comuni a loro vicini. A questi 2,1 milioni vanno aggiunti i fondi che prevedibilmente la presidenza dell’Ars concederà per presepi e feste natalizie. Il bilancio finale, prevedono i navigati deputati dell’Ars, arriverà intorno ai 3 milioni. Che è praticamente la stessa somma su cui possono contare tutte le altre 200 associazioni e i piccoli teatri che non hanno attinto a fondi riservati e contributi ad hoc frutto di emendamenti di un deputati. Il confronto è impietoso e lo ha fatto l’associazione Stati generali dello spettacolo che mette insieme gli enti «senza santi in paradiso». I contributi ad hoc hanno premiato una ottantina di sigle e valgono 20 milioni. Di questi della presidenza dell’Ars hanno beneficiato, seppure con importi ridotti, 748 fra Comuni e associazioni varie sul territorio per una cifra che raggiungerà i 3 milioni. Mentre tutte le altre 200 sigle del settore devono dividersi appena 3,2 milioni, assegnati con un bando che è stato pubblicato a ottobre e vedrà i primi assegni solo a febbraio dell’anno prossimo, come ha ammesso l’assessore allo Spettacolo Elvira Amata. Da qui le polemiche e gli esposti alla Corte dei Conti, che ha sequestrato alcuni carteggi nei giorni scorsi all’assessorato allo Spettacolo. Lo scontro va oltre il caso del deputati Carlo Auteri, accusato di aver perfino finanziato compagnie dello spettacolo a lui (o ai suoi parenti) riconducibili. È il sistema dei finanziamenti affidati agli emendamenti dei deputati a finire sotto accusa. Galvagno non lo nasconde e lancia una provocazione: «Io sono d’accordo sull’idea di raccogliere tutti i budget che vengono usati a vario titolo per i contributi e metterli in un fondo unico. Ma poi scoppierebbero polemiche sui criteri di assegnazione, ne sono sicuro». Il non detto è che la politica si riserverebbe in ogni caso l’ultima parola sulla formula di assegnazione. Galvagno lo spiega così: «Nessuno potrà mai convincermi che le iniziative a Gibellina vadano finanziate insieme e alla stregua di tutte le altre. Quelle meritano sempre un percorso a parte e così può essere per eventi simili. Sbaglia chi crede che si può finanziare tutto e con importi uguali». Il presidente dell’Ars spiega come ha utilizzato il tesoretto di fondi con cui sono state finanziate finora 748 fra feste, sagre, eventi natalizi e tornei sportivi: «Abbiamo dato un segnale a tutti quelli che ci hanno fatto una richiesta. I nostri contributi variano da 500 euro a ventimila. E posso assicurare che sono arrivate molte più di richieste di quelle che avremmo potuto finanziare. La nostra politica è quella di aiutare le realtà più piccole». E così i contributi a semplice si richiesta si sono moltiplicati. E hanno logiche difficili da decifrare se non con scelte politiche. Per esempio, il Licodiafest a Santa Maria di Licodia ha ricevuto 5 mila euro mentre il festival teatrale organizzato a Piedimonte Etneo dall’associazione Tre Fontane di Presa si è dovuto accontentare di mille. L’associazione Dreamworld Pictures ha ricevuto 2 mila euro, il campionato di beach soccer di Marina di Ragusa invece ha avuto 5 mila euro. Il Comics&games di Acireale è arrivato fino a 7 mila. Il Summer Music Live di san Giuseppe Jato ha ricevuto 2 mila euro, il Carlentini Summer Fest 500 in più.