Nel maxi-emendamento alla manovra-quater, al voto dell’Ars, rispuntano le attività socialmente utili nelle quali saranno impegnati i beneficiari di un contributo, una tantum, pari a 5 mila euro a patto che abbiano un Isee non superiore a 5 mila euro.
La norma prevede la costituzione di un fondo all’Irfis FinSicilia cui destinare i 30 milioni «per la concessione di un contributo di solidarietà a fondo perduto, una tantum, nella misura massima di 5.000 euro, in favore di famiglie residenti in Sicilia da almeno cinque anni dalla data di entrata in vigore della presente legge e con Isee inferiore a 5.000 euro».
«I beneficiari del fondo saranno destinati ad attività socialmente utili, tenuto conto del loro stato psico-fisico, in base ad intese con i comuni di residenza - si legge nel testo -. Con decreto del presidente della Regione su proposta dell’assessore regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro e dell’assessore regionale per l’economia, previa deliberazione della giunta regionale, sono individuate le modalità e i criteri selettivi per l’erogazione del beneficio economico una tantum».
«Destinare 30 milioni di euro a soggetti da impegnare in attività socialmente utili è stata una scelta importante - dice il deputato della Lega, Vincenzo Figuccia - Le persone coinvolte, potranno essere destinate a scuole, parchi e altri progetti di inclusione, utili alla collettività. Un modo per garantire un sostegno al reddito, alle famiglie in difficoltà e contemporaneamente offrire occasioni di inclusione e lavoro alle fasce deboli».
Caricamento commenti
Commenta la notizia