La stretta di mano, dopo tre ore di confronto a Palazzo d’Orleans, è arrivata sulla riforma che reintrodurrà l’elezione diretta nelle ex Province, sull’apertura della Finanziaria quater agli emendamenti dei deputati che costeranno 80 milioni e sull’introduzione di un sostegno alle famiglie povere a patto che sia visibilmente diverso dal reddito di cittadinanza.
In attesa delle verifiche sul campo, segretari di partito e capigruppo del centrodestra hanno siglato un patto con Renato Schifani che equivale a una road map di breve periodo.
La prima intesa è sulle Province. Dopo la batosta della Corte Costituzionale, che ha ribadito il proprio no al (diciottesimo) rinvio delle elezioni, seppure di secondo livello, appena varato all’Ars, la maggioranza ha deciso di riportare in aula la legge che reintroduce l’elezione diretta.
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