Giovedì 19 Settembre 2024

Governo, si è dimesso il ministro Sangiuliano con una lettera al premier Meloni: «Ti ringrazio per avermi difeso»

Il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano al termine del Consiglio dei Ministri, Roma, 10 giugno 2024, ANSA/VINCENZO LIVIERI

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano si è dimesso: le dimissioni irrevocabili le ha comunicate in una lettera alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che poi si è recata al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato ha firmato il decreto con il quale vengono accettate le dimissioni e contemporaneamente, su proposta del premier, ha nominato Alessandro Giuli al posto di Sangiuliano. L'ex ministro ha presentato una lettera al premier Giorgia Meloni: «Ti ringrazio per avermi difeso con decisione, per aver già respinto la prima richiesta di dimissioni, e per l’affetto che ancora una volta mi hai testimoniato». Sangiuliano ha poi continuato. «Io ho bisogno di tranquillità personale, di stare accanto a mia moglie che amo, ma soprattutto di avere le mani libere per agire in tutte le sedi legali contro chi mi ha procurato questo danno, a cominciare da un imminente esposto alla Procura della Repubblica, che intendo presentare», scrive l'ex ministro nella sua lettera. «Qui - riprende - è in gioco la mia onorabilità e giudico importante poter agire per dimostrare la mia assoluta trasparenza e correttezza, senza coinvolgere il governo. Mai un euro del ministero - ribadisce tornando implicitamente sul caso Boccia - è stato speso per attività improprie. L’ho detto e lo dimostrerò in ogni sede. Non solo. Andrò fino in fondo per verificarer M se alla vicenda abbiano concorso interessi diversi e agirò contro chi ha pubblicato fake news in questi giorni». L'ex ministro, nella sua lettera, ha voluto sottolineare alcuni successi: «Sono fiero dei risultati raggiunti sulle politiche culturali in questi quasi due anni di Governo. A partire dall’aver messo fine alla vergogna tutta italiana dei musei e dei siti culturali chiusi durante i periodi di ferie, aver incrementato in appena un anno il numero dei visitatori dei musei (più 22 per cento) e gli incassi degli stessi (più 33 per cento). A dicembre a Milano aprirà palazzo Citterio acquistato dal ministero nei primi anni Settanta e poi rimasto inutilizzato per decenni. Sono ben avviati grandi progetti come l’ex Albergo dei Poveri di Napoli, l’ampliamento degli Uffizi in altre sedi e l'investimento per la Biennale di Venezia. Per la prima volta in Italia sono state organizzate grandi mostre su autori personaggi storici che la sinistra aveva ignorato per ragioni ideologiche».

leggi l'articolo completo