Il business vale 900 milioni. E per conquistarne almeno una parte si sono già mosse una decina di associazioni di imprese. Che hanno risposto a una prima, generica, manifestazione di interesse qualche settimana fa. Ora l’assessorato ai Trasporti è pronto a pubblicare il bando finale, quello che il 29 agosto metterà in palio circa 52 milioni di km di concessioni per 9 anni. I decreti che fissano i paletti sono stati pubblicati alla vigilia di Ferragosto. È partita una delle operazioni più importanti di questa legislatura.
Nell’ultima riunione della giunta l’assessore Alessandro Aricò ha fatto approvare i dettagli del bando. Il principale è quello che ridetermina, in aumento, le tariffe. Cioè il guadagno delle compagnie che si aggiudicheranno le tratte. Si passa da 1,12 euro a km a 1,62 euro a km. Per coprire il budget la Regione avrebbe dunque bisogno di aumentare di 50 milioni l’attuale stanziamento annuale, che si aggira sui 96. È una manovra necessaria per rendere appetibile il mercato ed evitare che alcuni lotti vadano deserti.
Ma il piano finanziario poggia anche sul risparmio che deriverà dalla trasformazione di Ast. Quando la partecipata diventerà una società in house perderà il contributo da 22 milioni che riceve annualmente da Palazzo d’Orleans. E dovrà sostenersi solo con le tariffe appena determinate, al pari di tutte le altre compagnie.
Restano quindi da trovare 28 milioni: 10 dovrebbero arrivare dai ribassi d’asta previsti nel bando. E dunque bisognerebbe reperire nel bilancio regionale gli ultimi 18 milioni.
Un servizio completo di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola oggi
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