Una pioggia di decreti ingiuntivi e un’inchiesta della Corte dei Conti. Sul piano che avrebbe dovuto portare in Sicilia già nel 2021 alla creazione di 571 nuovi posti letto in terapia intensiva e sub intensiva e 29 fra nuovi pronto soccorso e ammodernamento di vecchie sedi si accendono i riflettori della magistratura contabile. Mentre all’assessorato regoonale alla Sanità è scattata la manovra per far ripartire gli appalti.
Il piano è quello che l’ex presidente Musumeci aveva affidato all’allora commissario straordinario Tuccio D’Urso. Rimosso da Schifani all’inizio del suo mandato dopo le critiche su ritardi nell’attuazione degli appalti e sul costo dei lavori.
I reparti dovevano essere completati entro il 2022, ma almeno il 40% delle opere è rimasto bloccato dopo la fine della pandemia. Ora la scadenza è fine 2025 o marzo 2026 e per ultimare gli interventi serviranno altri 70 milioni.
Un servizio completo di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola oggi
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia