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Fra i dem è già resa dei conti sulla gestione Barbagallo

Ad accendere la miccia un post di Nicita. Il segretario smorza i toni: «Siamo l’unica forza di opposizione che cresce»

Anthony Barbagallo

A urne chiuse è partita la resa dei conti nel Pd. I deputati regionali hanno espresso la loro linea di dissenso verso il segretario Anthony Barbagallo. E lo hanno fatto eleggendo Giuseppe Lupo a scapito di Antonio Nicita e Lidia Tilotta, candidati «sponsorizzati» dalla segreteria.

Il post voto fa del Pd una polveriera. E la miccia l’ha accesa ieri proprio Nicita che con un lungo post sui social ha accusato i deputati dell’Ars di avere usato le Europee come una conta interna che ha penalizzato il partito: «La mia candidatura ha incontrato crescente entusiasmo e sostegno nonostante le resistenze e le chiusure, in Sicilia, della vecchissima politica di un pezzo della deputazione regionale nonché di logiche asfittiche di contrapposizione e bande, prive di respiro e di innovazione».

Parole che hanno irritato il capogruppo all’Ars, Michele Catanzaro, che ha risposto dagli studi di Tgs: «Dispiace che ci sia chi, tra i candidati, invece di analizzare nelle sedi opportune le ragioni del mancato successo personale ha preferito sfogarsi sui social con accuse ingenerose e di cattivo gusto rivolte ai deputati regionali del Pd. Siamo di fronte a un comportamento che non ci aspettavamo specie da chi ricopre una carica istituzionale in rappresentanza del Pd». Il segretario, invece, smorza i toni: «Siamo l’unica forza di opposizione che cresce»

Un servizio completo di Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola oggi

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