Venerdì 18 Ottobre 2024

Giochi fatti in Sicilia per le Europee: Santoro rischia, Cuffaro fuori

Un elettore vota in un seggio nel giorno delle elezioni europee, Pomigliano D'Arco (Napoli), 26 maggio 2019. ANSA / CIRO FUSCO

Giochi fatti per le prossime Europee dell’8 e 9 giugno. Le dieci liste, con gli ottanta candidati, sono state depositate in Corte d’Appello a Palermo e adesso toccherà agli elettori scegliere gli otto europarlamentari del collegio Isole. Ma sono ore d’ansia per i sostenitori della lista di Michele Santoro (Pace, terra e dignità) che, pur essendo riuscita a raccogliere 17.433 firme, tra Sicilia e Sardegna, e a superare le 15 mila necessarie, è a rischio per la mancanza di alcuni certificati elettorali. «Stiamo integrando la documentazione richiesta che non era arrivata in tempo, siamo fiduciosi. Entro un paio di giorni sapremo l’esito», spiega Barbara Evola, membro del comitato politico nazionale di Rifondazione comunista. In casa centrodestra, a tenere banco è ancora la Democrazia cristiana. Saltato all’ultimo momento l’accordo politico con i renziani di Stati Uniti d’Europa, il partito di Totò Cuffaro resta fuori dalle liste. Dopo Marco Zambuto, ex sindaco di Agrigento e genero dell’ex presidente della Regione, a fare un passo indietro è stata Laura Abbadessa, moglie di Massimo Russo (magistrato ed ex assessore alla Sanità nel governo di Raffaele Lombardo) e già consulente dell’assessorato al Lavoro della cuffariana Nuccia Albano. «Non posso accettare la candidatura propostami dal leader di Italia Viva, non ci sono le condizioni per svolgere serenamente la campagna elettorale – ha scritto Abbadessa in una nota -. Sulle mie relazioni personali con alcuni esponenti della Dc si sarebbe montata un’inammissibile propaganda strumentale». Stati Uniti d’Europa candida l’ex parlamentare radicale e attivista dei diritti dei detenuti Rita Bernardini (capolista), Francesco Calanna, l’ex rettore di Palermo e candidato Pd alle Regionali siciliane del 2017 Fabrizio Micari, Valentina Falletta, Pierina Puzzolu, Luca Ballatore, Carola Politi. E infine Matteo Renzi, che contrariamente ad altri leader, sceglie di chiudere la lista invece che guidarla e che sabato sarà a Palermo, alle 11,30 al molo trapezoidale. Nel centrodestra, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni si conferma capolista (così come in tutte le altre circoscrizioni) per Fratelli d’Italia, seguita dal deputato sardo Salvatore Deidda, dall’assessore della Regione Siciliana Elvira Amata, dal sindaco di Gravina Massimo Giammusso e dall’ex forzista ed europarlamentare uscente Giuseppe Milazzo (sceso dalla seconda alla quinta posizione). In lizza anche Ruggero Razza, assessore regionale alla Salute nel governo Musumeci, Giusi Savarino, deputato regionale e la siracusana Alessia Scorpo. A concorrere per Bruxelles anche Alternativa popolare. Capolista è Stefano Bandecchi, sindaco di Terni, seguito da Mattia Gattuso detta Tea, Alfonso Alaimo coordinatore regionale, Manuela Ciambrone, docente di Floridia, Massimo Romagnoli, ex deputato nazionale di Forza Italia, Valentina Valenti, detta Valentina, di Messina. A guidare la lista della Lega sarà l’eurodeputata uscente Annalisa Tardino, salviniana ed ex commissario del partito nell’isola. Ci sono poi il generale Roberto Vannacci, al centro di non poche polemiche all’interno del suo stesso partito, Ester Bonafede, frutto dell’accordo tra il Carroccio e l’Udc; il senatore Nino Germanà; la sarda Michelina Lunesu; Francesca Reitano, ex assessore ad Acquedolci e candidata alle Europee 2014 con Forza Italia; Raffaele Stancanelli, fortemente sostenuto dall’ex assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, accusato di corruzione aggravata nell’ambito di un’inchiesta della procura di Catania e infine l’assessore regionale all’Istruzione, Mimmo Turano. Nessuna sorpresa per tutti gli altri partiti. Confermati i nomi già noti di Forza Italia, Pd, Movimento 5 Stelle e la lista Libertà, di Cateno De Luca.  

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