
Giochi fatti per le prossime Europee dell’8 e 9 giugno. Le dieci liste, con gli ottanta candidati, sono state depositate in Corte d’Appello a Palermo e adesso toccherà agli elettori scegliere gli otto europarlamentari del collegio Isole. Ma sono ore d’ansia per i sostenitori della lista di Michele Santoro (Pace, terra e dignità) che, pur essendo riuscita a raccogliere 17.433 firme, tra Sicilia e Sardegna, e a superare le 15 mila necessarie, è a rischio per la mancanza di alcuni certificati elettorali. «Stiamo integrando la documentazione richiesta che non era arrivata in tempo, siamo fiduciosi. Entro un paio di giorni sapremo l’esito», spiega Barbara Evola, membro del comitato politico nazionale di Rifondazione comunista. In casa centrodestra, a tenere banco è ancora la Democrazia cristiana. Saltato all’ultimo momento l’accordo politico con i renziani di Stati Uniti d’Europa, il partito di Totò Cuffaro resta fuori dalle liste. Dopo Marco Zambuto, ex sindaco di Agrigento e genero dell’ex presidente della Regione, a fare un passo indietro è stata Laura Abbadessa, moglie di Massimo Russo (magistrato ed ex assessore alla Sanità nel governo di Raffaele Lombardo) e già consulente dell’assessorato al Lavoro della cuffariana Nuccia Albano. «Non posso accettare la candidatura propostami dal leader di Italia Viva, non ci sono le condizioni per svolgere serenamente la campagna elettorale – ha scritto Abbadessa in una nota -. Sulle mie relazioni personali con alcuni esponenti della Dc si sarebbe montata un’inammissibile propaganda strumentale».
Stati Uniti d’Europa candida l’ex parlamentare radicale e attivista dei diritti dei detenuti Rita Bernardini (capolista), Francesco Calanna, l’ex rettore di Palermo e candidato Pd alle Regionali siciliane del 2017 Fabrizio Micari, Valentina Falletta, Pierina Puzzolu, Luca Ballatore, Carola Politi. E infine Matteo Renzi, che contrariamente ad altri leader, sceglie di chiudere la lista invece che guidarla e che sabato sarà a Palermo, alle 11,30 al molo trapezoidale.
Nel centrodestra, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni si conferma capolista (così come in tutte le altre circoscrizioni) per Fratelli d’Italia, seguita dal deputato sardo Salvatore Deidda, dall’assessore della Regione Siciliana Elvira Amata, dal sindaco di Gravina Massimo Giammusso e dall’ex forzista ed europarlamentare uscente Giuseppe Milazzo (sceso dalla seconda alla quinta posizione). In lizza anche Ruggero Razza, assessore regionale alla Salute nel governo Musumeci, Giusi Savarino, deputato regionale e la siracusana Alessia Scorpo. A concorrere per Bruxelles anche Alternativa popolare. Capolista è Stefano Bandecchi, sindaco di Terni, seguito da Mattia Gattuso detta Tea, Alfonso Alaimo coordinatore regionale, Manuela Ciambrone, docente di Floridia, Massimo Romagnoli, ex deputato nazionale di Forza Italia, Valentina Valenti, detta Valentina, di Messina.
A guidare la lista della Lega sarà l’eurodeputata uscente Annalisa Tardino, salviniana ed ex commissario del partito nell’isola. Ci sono poi il generale Roberto Vannacci, al centro di non poche polemiche all’interno del suo stesso partito, Ester Bonafede, frutto dell’accordo tra il Carroccio e l’Udc; il senatore Nino Germanà; la sarda Michelina Lunesu; Francesca Reitano, ex assessore ad Acquedolci e candidata alle Europee 2014 con Forza Italia; Raffaele Stancanelli, fortemente sostenuto dall’ex assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, accusato di corruzione aggravata nell’ambito di un’inchiesta della procura di Catania e infine l’assessore regionale all’Istruzione, Mimmo Turano. Nessuna sorpresa per tutti gli altri partiti. Confermati i nomi già noti di Forza Italia, Pd, Movimento 5 Stelle e la lista Libertà, di Cateno De Luca.

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Persone:
2 Commenti
Aldo43
03/05/2024 10:45
Di europeo in questa campagna elettorale, c'è davvero poco. I partiti si cimentano sulle solite polemiche interne basate sulle contrapposizioni tra maggioranza ed opposizione. La destra è arroccata nella difesa dell'attività governativa. La sinistra è tutta protesa verso un ideologismo che tiene desta la contestazione studentesca e dei centri sociali sui problemi del pacifismo filopalestinese e dell'antifascismo. Tutto questo porta i ceti popolari, che vivono i disagi del Paese, a disertare le urne. Sul ruolo dell'Europa non esiste un dibattito reale. I partiti sono impegnati a tutelare i propri interessi cercando consensi attraverso candidature che possono attirare voti da nord a sud. Scendono in campo i leader per meri fini propagandistici. Insomma. La competizione elettorale, che dovrebbe avere come tema principale i valori dell'europeismo e della crescita politica ed economica dell'UE, è solo un'occasione, per i partiti per misurarsi con l'esito delle votazioni. Il voto per il rinnovo del parlamento europeo viene così sminuito a favore della partitocrazia di casa nostra.
nicola
03/05/2024 17:11
da anni la politica italiana da il peggio di se, candidati impresentabili, amici degli amici, ex parlamentari, parenti, figli, nipoti compagne e compagni, insomma al peggio non c'è mai fine, poi in ambito europeo meglio non parlarne, abbiamo assistito ad arresti per tangenti e corruzione, attualmente processo in stand-by, non dobbiamo turbare gli elettori, veramente gli elettori sono schifati.
Max
03/05/2024 17:40
Ma perché tu credi all'uomo in politica la politica e fatta solo x lucrare sopra le tasche del popolo nient'altro e fare i propri interessi che siano di destra o sinistra non cambe non cambiera mai nulla a più di sessanta anni che rubano x cui rimarrai illuso stanno x finire di mangiarsi quel poco che rimane dell'Italia e la piaga dell'umanità e Roma ma che coraggio che hanno a mostrare le loro facce nei cartelloni pubblicitari e proprio vero come disse il maestro Gesù ipocriti sepolcri imbiancati splendidi di fuori ma dentro pieni falsità e inganno. Toto nel film gli onorevoli ha detto chiaramente cosa sono i politici cioe papponi...
Ottantenne
03/05/2024 23:48
Il commento è veritiero . Assisteremo a comizi e dibattiti accesi su .....nulla. Infatti metteranno tanta carne al fuoco che non ci capiranno nemmeno loro sulle fanfaronate che debbono dire. Ed ecco.....la percentuale bassissima che andremo a verificare. .
Filippo
03/05/2024 18:39
Unica nota positiva, che l'Europa non vuole a Cuffaro. Chissà perché??
Clif
04/05/2024 09:02
l'UE futura, sicuramente emarginerà anche gli impresentabili che stanno dall'altra parte della barricata. Che scontano per esempio condanne all'estero, ma vengono riabilitati a piacimento come cavalli di ritorno per racimolare qualche centinaia di voti. Non è una esternazione verso chi è qualcuno , una moda, due pesi e due misure. Ma l'elettorato e gli italiani non si voltano da un'altra parte, vedono tutto. Cuffaro invece ha pagato e senza sconti. Giusto, ha sbagliato ma altri politici invece, sembrerebbero possedere immunità particolarmente efficaci, come se una saracinesca si chiuda e non passa più niente. Come gli attori in un teatro si travestono, recitano in un'opera fingendo, ognuno nelle parti che recitano. Così diceva Pirandello non io certamente.